Un pianeta di 300 talenti, coltivati fin da piccoli. Una società, la Pallamano Cassano, che conta sulla passione e sulle proprie forze, quest'anno più che mai. Si punta sui propri giovani anche nella combattuta A1, consapevoli del fatto che ci voglia pazienza. Come è occorso coraggio dopo un anno senza pubblico per la pandemia, accoglierlo con un abbonamento, accessibile. Ebbene, a differenza di altri sport dove i tifosi hanno fatto fatica a tornare, qui il supporto non è venuto meno.
Mai fermati veramente
Insomma, un 2021 che si conclude con buone prospettive, osserva il presidente Corrado Colombo, accanto al vicepresidente Luca Basile.
«Anche la squadra della massima serie è quasi tutta composta dai nostri ragazzi e questo ci riempie di orgoglio - spiega Colombo - E la squadra femminile. Ci sono 300 atleti che gravitano attorno alla Pallamano Cassano». Si gioca fin da giovanissimi, un mondo in fermento e che la pandemia non ha fermato veramente. Atleti già fidelizzati, per i quali venire al Palatacca era una manna, una valvola di sfogo. Si temeva per più piccoli, che magari l'emergenza virus avesse impigrito: «Invece, il rientro è stato più abbondante delle aspettative, sono arrivati».
In A1, per approfondire gli ambiti agonistici, si è operata una scelta precisa a partire dalla squadra maschile: «Abbiamo deciso che doveva essere giovane, puntando sul vivaio della società, sui nostri talenti. È la strada del futuro il nostro obiettivo». Continuiamo con i nostri, ci si è detti: vuol dire magari che bisogna aspettare un po' di più, «ma ci stanno ripagando». Il più vecchio è del '98, i più giovani del 2003-2004.
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Tutto fa esperienza, anche la prova della sconfitta. Ma a guardarla in faccia c'è l'entusiasmo: «Il gruppo è sereno, si frequentano con felicità». Fondamentale resta il rapporto con le scuole, si assegna molto valore allo studio e questo connubio porta a responsabilizzare ulteriormente nella vita e a organizzarsi.
Anche la squadra delle ragazze in A è giovane, ancora di più.
L'invito al pubblico
Alienante, nella passata stagione, affrontare le sfide senza il calore del pubblico al Palatacca. Si è optato tuttavia per una decisione coraggiosa. Se prima l'ingresso era gratuito, ora è stato introdotto un abbonamento: la risposta è stata interessante e il pubblico è tornato. Una musica ben diversa rispetto al vuoto desolante in altri sport, tanto più considerando questa differenza.
Si gioca poi alle 18.30, un orario favorevole al sostegno dei tifosi. Si va, ci si gusta la partita, poi a cena o comunque a rilassarsi per il resto della serata.
Certo è che i costi salgono, anche complice la pandemia. Che bisogna affrontare tanti sacrifici e - si sottolinea - ogni aiuto è ben accetto.
La principale ricompensare. «I nostri ragazzi giocano e con abbondante minutaggio. L'obiettivo per noi è la salvezza, ma anche e soprattutto la loro crescita». Anche la supercoppa si è rivelata un ottimo momento di team building.
Ogni partita è spunto per migliorarsi, il tempo degli allenamenti è notevole e importantissima è la collaborazione dei genitori. Ma questo vuole far capire la Pallamano Cassano, più che sogni di gloria sogni di continuità con quella parete al Palatacca che brilla di storia e chiede altre fotografie, altri riconoscimenti: «Puntare tutto sul settore giovanile è un contributo etico» fa notare Basile.
Oggi è bello vedere anche i ragazzi che si preparano o giocano con quelli più esperti, uno scambio di energie ed esperienza che carica tutto il gruppo.