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Economia | 01 ottobre 2021, 10:07

Infortuni sul lavoro. In provincia di Varese aumentano le denunce, in calo gli incidenti mortali

Secondo uno studio della Cisl Lombardia su dati Inail, sul nostro territorio, nei primi 8 mesi del 2021 le denunce per infortunio sono state 5310 contro le 4925 dello stesso periodo del 2020: 9 le morti "bianche" contro le 12 dello scorso anno.

Infortuni sul lavoro. In provincia di Varese aumentano le denunce, in calo gli incidenti mortali

In un momento drammatico che l'Italia sta vivendo sul fronte degli infortuni sul lavoro, sono usciti i dati dell'Inail della Lombardia riferiti al mese di agosto e ai primi 8 mesi dell'anno, confrontati con lo stesso periodo del 2020. 

In provincia di Varese, secondo un'analisi della Cisl Lombardia, si registra un aumento delle denunce per infortunio che nel periodo gennaio-agosto 2021 sono state in totale 5310 contro le 4925 dello stesso periodo dell'anno precedente. Anche confrontando i soli mesi di agosto, il dato è invece in netto aumento, 476 denunce quest'anno contro le 383 di agosto 2020. 

Prendendo in esame il dato degli incidenti mortali invece, nel periodo gennaio-agosto 2021, le morti "bianche" sono state 9 contro le 12 dei primi otto mesi dell'anno scorso. 

Per quanto riguarda la Lombardia nel suo complesso nel mese di agosto 2021, gli infortuni sono stati superiori allo stesso mese del 2020: 4.746 contro 4.373. Complessivamente, da gennaio a fine agosto sono stati 63.551, contro i 65.936 del 2020. Un infortunio sul lavoro denunciato all’Inail ogni 6 minuti.

Chi la definisce una strage, chi un bollettino di guerra, fatto sta che l’Italia ha un triste primato per le lavoratrici e i lavoratori che perdono la vita sul e per il lavoro.

«E’ una situazione in cui permangono irrisolte le stesse problematiche - afferma in una nota Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia - la prevenzione oggi vede ridotti gli organici dei tecnici per le ispezioni che dovrebbero garantire gli interventi nei luoghi di lavoro, dei medici del lavoro e del personale più in generale dedicato alla prevenzione. La formazione ed informazione di lavoratori e datori di lavoro trova lacune sia nella sua quantità ma anche  nella qualità».

«A fronte di tali carenze ormai costanti da un lunghissimo periodo - aggiunge Rancati - sorge spontanea la domanda sull’effettiva volontà di Regione Lombardia di concretizzare le importanti azioni già concordate».

M. Fon.

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