La fiaccolata darà inizio, sabato 25 settembre, alla festa degli oratori della comunità pastorale San Gregorio Magno di Olgiate Olona. «Abbiamo pensato di riproporre questo suggestivo momento – spiega don Giovanni Calastri – i giovani animatori e i ragazzi delle superiori partiranno dal seminario di Venegono Inferiore».
Poi, una volta arrivata ad Olgiate, tre le tappe in paese della fiaccolata: la prima all’oratorio del Gerbone, la seconda in quello del Buon Gesù e la conclusione all’oratorio di Santo Stefano, dove alle 19 si svolgerà una grande cena con animazione, karaoke e musica dal vivo.
Fine settimana di festa negli oratori. Il primo appuntamento di domenica sarà quello con il conferimento del mandato ai catechisti e agli animatori, che avrà luogo in ogni parrocchia durante le messe della tarda mattinata.
«Anche quest’anno i nostri ragazzi si sono preparati al meglio per svolgere il ruolo di animatori all’interno dell'oratorio – prosegue don Giovanni – dal 3 al 5 settembre, infatti, hanno partecipato ad un ritiro spirituale per organizzare l’anno oratoriano e le diverse attività».
Alle 15, il momento della grande riapertura dei tre oratori olgiatesi, che accoglieranno le famiglie per un pomeriggio di festa e in allegria.
Accanto alla grande sottoscrizione a premi, all’interno delle strutture saranno presenti giochi e stand con gli animatori e dopo il momento di preghiera ci sarà la possibilità per tutti di fare merenda in oratorio.
Se domenica 26 saranno aperte le porte di tutti e tre i luoghi di ritrovo, per dare modo alle famiglie e ai giovani di familiarizzare con l’ambiente e gli spazi, a partire da quella successiva, il 3 ottobre, inizierà una turnazione che vedrà un oratorio diverso aperto ogni domenica.
«Si parte dal Gerbone e ogni domenica ci ritroveremo in una parrocchia diversa – conclude don Giovanni Calastri – abbiamo fatto questa scelta per poter riunire le forze disponibili in un unico luogo e, allo stesso tempo, garantire alle famiglie un’attività sicura e strutturata per i ragazzi. Inoltre, questo è un modo per far crescere lo spirito di coesione tra le tre parrocchie, che sono parte di un’unica comunità pastorale».