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Busto Arsizio | 17 settembre 2021, 15:30

L’impegno di Luca Rossi per una Busto «bella, vitale, operosa e sostenibile»

Le proposte di Luca Rossi, esponente di Cambiamo! con Toti candidato nella lista Civici, liberali e popolari-Forza Busto che sostiene Gigi Farioli. Ecco le idee relative a scuola, ospedale, inceneritore e altro ancora. «Con il buon senso – dice – nella nostra città potrà nascere un progetto nuovo»

Luca Rossi

Luca Rossi

«Impegno, perseveranza e responsabilità. Nel lavoro come nella vita amo affrontare sfide sempre nuove».
E la nuova sfida di Luca Rossi si chiama Civici, liberali e popolari-Forza Busto, la lista che sostiene il candidato sindaco Gigi Farioli a cui ha aderito come esponente di Cambiamo! con Toti.

«Il mio impegno per una Busto bella, vitale, operosa e sostenibile, attraverso l’ascolto e la progettualità, contro il populismo e l’improvvisazione», afferma. Con l’intento di «gestire le emergenze e non subirle».

Alcuni impegni: «Riportare la cultura e la scuola al centro delle nostre attenzioni per i più giovani: proporrò libri di scuola gratuiti per elementari e medie». Un’iniziativa ovviamente pensata per le famiglie in difficoltà.

«Lavorerò – prosegue – per aumentare l'attenzione alla manutenzione, alla pulizia, alla sicurezza anche sulle strade, oltre che al verde, alla mobilità, soprattutto, per i piccoli e i diversamente abili».

Le proposte riguardano anche due temi “caldi” come l’ospedale e l’inceneritore. «Accoglierò a braccia aperte il nuovo ospedale, purché – precisa – garantisca la presenza di più medici, più infermieri, più posti letto e più strumenti innovativi e, soprattutto, qualora ci fosse un piano di destinazione strategica riguardante le due strutture esistenti. Quindi entrambi gli edifici o avranno la stessa destinazione ospedaliera oppure dovranno trasformarsi in una nuova casa di risposo per anziani, per i meno abbienti, un nuovo centro culturale, e così via». In altre parole, «non accetterei mai che si trasformassero in edifici abbandonati».

Sull’inceneritore: «Bisognerà risolvere definitivamente la questione di Accam (oggi Neutalia), iniziando dallo smaltimento del vecchio impianto con contestuale bonifica. Sarebbe impensabile chiudere immediatamente l’attuale impianto visto che, con l’attuale amministrazione, non si è fatto nulla per organizzare il trasferimento altrove dei rifiuti. Nel frattempo, i denari incassati dovranno essere destinati a garantire al meglio il funzionamento delle caldaie e a “risarcire” la città di Busto, affinché possa eliminare del tutto o in parte la Tari».

E ancora: «Dirò “sì” all’accoglienza e carità cristiana, ma “no” al buonismo orientato!».
Attenzione anche a servizi comunali («Centrale sarà la nuova riorganizzazione del personale comunale: è inaccettabile aspettare mesi per poter “cambiare una carta d’identità’”») e sport: «Insisterò affinché i nostri impianti, eccellenti sulla carta, siano coordinati ed usufruibili anche da atleti professionisti, come lo furono un tempo. L’assessore allo sport dovrà essere un manager, con adeguate conoscenze e competenze e non basterà essere uno sportivo».

Senza dimenticare la sicurezza: «Farò evitare di sottovalutare le baby-gang; bisognerà prestare attenzione ed intervenire immediatamente (A Milano, ad esempio, rappresentano un vero problema)».

Tra le proposte c’è anche quella di «far progettare e quindi realizzare un mercato al coperto, che si possa trasformare di sera in ristoranti e bar, utilizzando gli edifici comunali (possibilmente centrali e “degradati”), evitando di occupare altro suolo». In progetto si ispira ai felici esempi di alcune città europee.

Tutte idee «concrete e realizzabili» per Luca Rossi, che conclude: «Ho aderito a Cambiamo di Toti per la sua grande operosità (lasciamo chiacchierare gli altri…) ed insieme ai cittadini di Busto, qualora me ne diano la possibilità, voglio dimostrare che, con il buon senso, nella nostra città potrà nascere un progetto nuovo, libero, onesto, trasparente che guardi al presente, ma, soprattutto, al futuro di tutti noi. Agirò come se dovessi morire domani e penserò come se dovessi vivere in eterno».

I.P.E.

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