Uno dei temi che stanno particolarmente a cuore a Margherita Silvestrini, candidata sindaco del centrosinistra a Gallarate, è quello della rigenerazione urbana dei quartieri. Ma – concretamente – che cosa significa?
«Rigenerare il tessuto urbano della nostra città – risponde – vuol dire riqualificare da un punto di vista energetico, ma anche rivedere gli spazi, in modo che siano flessibili. A partire dalle scuole, centro vitale di ogni quartiere, che possono essere aperte e offrire servizi anche oltre l’orario didattico, coinvolgendo i nostri ragazzi, le famiglie e tutte le persone che vivono nel quartiere».
Incontriamo Silvestrini in via Madonna in Campagna, nell’omonimo rione. «Ad esempio – dice – sarebbe bello trasformare questa strada in un bel viale, dove sia gradevole passeggiare, incontrarsi e magari sostare. Questo quartiere non ha una piazza: potremmo quindi riqualificare questo punto con possibilità di incontro, come agorà del rione».
Più in generale, «pensiamo a una riqualificazione del contesto urbano a partire dalle strade, dagli spazi pubblici, inserendo arredi di qualità ed elementi naturali».
Non solo: «Dappertutto ci hanno segnalato problemi relativi alla viabilità, su cui occorre intervenire, con una particolare attenzione a ingressi e uscite da scuola. I centri di interesse, inoltre, devono essere facilmente raggiungibili da tutti. Senza dimenticare i servizi: abbiamo pensato a un’unità mobile per erogare servizi comunali decentrati e all’agente di prossimità, come presenza rassicurante nel quartiere. Per quanto possibile, l’amministrazione potrebbe anche cercare di agevolare i negozi di prossimità».
«Pensiamo poi a giovani e anziani – prosegue Silvestrini –. Spesso chi vive nei quartieri ci ha sottolineato la necessità di spazi dove ritrovarsi, svolgere attività ricreative, e approfondire le conoscenze.
È necessario trovare e mettere a disposizione degli spazi fisici, per soddisfare queste richieste. Pensiamo a luoghi dove si possa fare comunità, musica, dove ci si possa sperimentare in attività e scambiare le competenze tra generazioni, costruendo un tessuto sociale coeso e opportunità vere, concrete per il tempo libero e per facilitare la costruzione di buoni legami, che rendono una città più sicura e più vivibile».