Un primo giorno di scuola sereno, senza ostacoli, con il benvenuto ai ragazzi delle prime per il liceo Crespi a Busto Arsizio. Sono 52 al classico, 115 al linguistico e 115 alle scienze umane.
Dopo oltre un anno così difficile per la pandemia, il messaggio rassicurante è stato "consegnato" nelle parole e nei fatti.
«Gli studenti sono stati accolti ad uno ad uno con appello nominale in modo da far loro sentire di essere considerati individui e non semplicemente classe - spiega la dirigente Cristina Boracchi - Successivamente, classe per classe, gli studenti hanno avuto modo di incontrare le funzioni apicali dell'Istituto per un'accoglienza specifica su diversi settori». L'invito ai ragazzi è stato rivolto a trasformare l'ansia del primo giorno «in curiosità e meraviglia, in apertura verso la novità e il sapore di un'esperienza che costituisce un vero e proprio viaggio che si fa in compagnia di persone esperte che guidano nel cammino». Questo concetto è stato ribadito dal docente che si occupa dell'accoglienza in ingresso degli studenti.
Poi tutte le notizie di rito sulla sicurezza, sull'utilizzo delle piattaforme didattiche e della comunicazione scuola famiglia, «in una dimensione di dialogo e di condivisione», sottolineano al Crespi. A ciascuno oltre alle mascherine è stato offerto come dono la borraccia del liceo che da anni viene distribuita lo scopo di eliminare la plastica e l'utilizzo di bottigliette di plastica in istituto.
Non solo: «Nei prossimi giorni la dottoressa Corbo, psicologa il cui lavoro è ben noto a livello regionale, interverrà nelle classi anche al fine di costituire una dimensione armonica di lavoro e successivamente il dirigente incontrerà con sessioni serali i genitori degli studenti stessi. Non da ultimo, gli insegnanti di scienze motorie avranno nelle prime ore di lezione la possibilità di fare incontrare i ragazzi con la realtà del territorio, e in particolare della città con la quale dovranno dialogare in futuro».