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Politica | 12 settembre 2021, 12:25

«Noi cittadini in campo con Maggioni per saldare la ferita tra la politica e Busto»

Presentata la lista civica "Progetto in Comune", in sostegno al candidato del centrosinistra: «Non vogliamo un infopoint staccato, noi siamo in mezzo alla gente»

Candidati di "Progetto in Comune" al parco del Tessile con Maggioni

Candidati di "Progetto in Comune" al parco del Tessile con Maggioni

Docenti, professionisti, esponenti del mondo del volontariato. Cittadini che «hanno da dire qualcosa per saldare la ferita della politica che si è allontanata dalla città».  Così Maurizio Maggioni, candidato sindaco del centrosinistra, ha presentato "Progetto in Comune", la lista civica che lo sosterrà assieme a Pd, 5 Stelle ed Europa Verde.

«Per una rigenerazione della città, un'alternativa di giunta - ha detto  Maggioni - perché tante persone non si riconoscevano nella politica, ma potevano essere una risorsa utile per il Comune».

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Il più giovane, il sociologo Davide Lhamid, ha 24 anni ed è sociologo, il più "esperto" è l'architetto Carlo Valentini, classe 1939, volto noto anche per essere un riferimento nello scoutismo. «Un tempo prendevamo la bici e chiedevamo un prato dove stare - ha detto - oggi ci sono le basi scout. I valori civici sono centrali, ai ragazzi trasmettiamo l'importanza di diventare buoni cittadini». Scuotere i giovani, è proprio ciò che si propone Valentini, c'è bisogno di muovere le coscienze. Tanto più considerando che a votare l'ultima volta è stata poco più della metà dei bustocchi.

Ancora, dice Laura Toia, consulente del lavoro, occorre tramandare i valori veri, che lei ha appreso a fondo dal senatore Rossi, per la propria città.

Piove a più riprese il messaggio: «Non abbiamo bisogno di un infopoint staccato, noi siamo in mezzo alla gente». Pochi hanno già avuto esperienza politica, per lo più con liste civiche.  «Siamo professionisti seri, non della politica, ma di quello che facciamo nella vita» osserva l'avvocato Antonia Maffioli. «Maggioni vuole proporre qualcosa di nuovo, governando con i cittadini» osserva Raffaele Di Marzo, impiegato nella sanità che dopo il Covid sollecita anche la creazione di un centro d'ascolto tra medici e cittadini, su determinate patologie.

Forte appunto la presenza nel segno della formazione, come Michela Volfi, professionista in questo campo, con l'infanzia e i fragili: «Vogliamo creare la cittadinanza attiva, ampliare gli spazi e dare fiducia».

Poi parla il mondo delle imprese con Barbara Colombo: «Conosco i loro problemi, c'è bisogno di lavorare velocemente e avere risposte». E ancora, l'attenzione ai quartieri e al sociale. Flavio Fracasso, pensionato, si occupa dei malati di sclerosi multipla e patologie affini e fa emergere il problema dei trasporti degli anziani e dei fragili. È sempre il volontariato che si muove.

Alcuni sono in campo perché hanno preso coscienza dei problemi dopo la pandemia. Tra di loro, Matteo Di Mattei: «Non volevo fare politica, ma il Covid mi ha fatto aprire gli occhi su Busto».

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Ma. Lu.

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