"Denunceremo in Procura chiunque ci impedisca di prendere il treno". La presa di posizione, durissima, arriva da Assoutenti. L'associazione dei consumatori reagisce così alle azioni annunciate dai "no Green Pass" per domani, 1° settembre, nel giorno dell'introduzione del passaporto vaccinale obbligatorio anche sui treni a media e lunga percorrenza (leggi QUI).
Assoutenti è dunque pronta a denunciare penalmente chiunque domani bloccherà le stazioni ferroviarie e creerà disagi alla circolazione dei treni.
«Si tratta di una protesta di una violenza inaudita, che creerà enormi danni a chi utilizza il treno per andare al lavoro o a chi si sposta con il trasporto ferroviario per rientrare dalle vacanze estive - afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi - Rispettiamo il diritto di tutti di manifestare e protestare, ma siamo pronti alla battaglia legale contro coloro che, al fine di imporre le proprie idee, determineranno un danno ad altri cittadini, ingiustamente coinvolti nelle proteste dei “no Green pass”».
«Ricordiamo agli organizzatori di queste manifestazioni che bloccare la circolazione dei treni realizza sia il reato di blocco stradale che quello di interruzione di pubblico servizio, ed Assoutenti non esiterà a rivolgersi alla magistratura di tutta Italia per denunciare penalmente chi ostacolerà la partenza e l’arrivo dei treni presso le stazioni ferroviarie» conclude Truzzi.
Lo stesso Truzzi, intervistato da Lavocedigenova.it, vorrebbe estendere l'obbligo del Green Pass anche al trasporto pubblico locale: «Rivolgiamo un appello affinché venga esteso, ci pare opportuno visto il livello di vaccinazione che sta aumentando».
Sui controlli, che sarebbero affidati al personale dei trasporti, e sul rischio di code che si potrebbero generare, «il punto andrebbe esaminato con maggiore attenzione - continua Truzzi - Io credo che il controllo del Green Pass sarà come quello del biglietto, ovvero non saranno controllati tutti i passeggeri, ma ci saranno dei controlli a campione, proprio come accade da sempre durante le operazioni di controllo dei titoli di viaggio, questo sarebbe un giusto deterrente che eviterebbe le code. Credo che i sindacati dovrebbero unirsi a questa nostra richiesta».