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Alto Milanese | 18 agosto 2021, 19:50

«Braccialetto obbligatorio? No, un gadget che aiuta chi vuole vivere meglio la festa»

Il sindaco Nuccia Berra sulle polemiche e sugli attacchi dopo la decisione per salvare la sagra di San Bartolomeo a Cerro: difende il metodo per accertare il Green Pass

Il sindaco Nuccia Berra

Il sindaco Nuccia Berra

«Come sindaco non posso trasgredire alle leggi o alle indicazioni impartite dal Prefetto che ha chiaramente scritto che alle sagre e fiere, seppur di paese, all'aperto o al chiuso, è obbligatorio accedere con Green Pass. Dovevamo trovare il modo per mettere in pratica quanto previsto dal decreto legge e lo abbiamo fatto nel modo più pratico possibile».

Così Nuccia Berra, sindaco di Cerro Maggiore, respinge le polemiche sul braccialetto per la sagra di San Bartolomeo.

«La modalità è semplice, quanto furba: i controlli saranno a campione, ma siamo convinti che molti vorranno vivere in tranquillità la festa di San Bartolomeo e non pensare a dover mostrare continuamente di possedere il famigerato Green Pass - spiega ancora -. Infatti richiedere il gadget, andando volontariamente nei punti informazioni a farsi scannerizzare e verificare il Qrcode del Green Pass, è pratico e semplice. Ed i gadget sarà messo al polso solo di chi lo vorrà, e ribadisco senza obbligo».

Risultato, «il tanto commentato braccialetto potrà essere indossato per tutti i 4 giorni della festa (una settimana per le giostre) evitando ulteriori e ripetitivi controlli. È un modo "garibaldino" di attuare la normativa, ma siamo convinti possa essere molto efficace. Inoltre la nostra modalità di accertamento del Green Pass salvaguarda la privacy e la sicurezza, perché i nostri addetti sono stati formati ed hanno l'obbligo alla riservatezza».

Con un'altra precisazione: «La Sagra di San Bartolomeo dura quasi una settimana. Se avessimo voluto fare i furbi, ignorando le direttive perentorie della Prefettura, avremmo ottenuto il risultato opposto, magari con un decreto di sospensione dell'evento. Ricordo a tutti che Cantalupo ha già vissuto certe situazioni, proprio nel periodo del commissariamento prefettizio furono vietati i fuochi d'artificio per dei cavilli normativi. La storia insegna e la capacità di mediare è una virtù, specialmente in questo momento tanto difficile - conclude - Per queste ragioni vorrei che tutti si pensasse alla voglia di ritornare a festeggiare, in sicurezza, con regole nuove, ma a festeggiare. Lasciamo la polemica politica fuori dalla Sagra di San Bartolomeo!».

Redazione

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