In tanti chiedono, anche con alcuni messaggi in redazione, da quando e per quali attività sarà necessario il Green Pass. Evidentemente c'è ancora poca chiarezza e i tempi non sono ancora certi per tutti i settori e le categorie: proviamo allora a dare qualche indicazione in più.
Iniziamo con il dire che nelle strutture ricettive (alberghi, campeggi, bed & breakfast...) e, per ora, nei settori di trasporti, lavoro e scuola non c'è l'obbligo della certificazione verde.
A partire da venerdì 6 agosto 2021 c'è l’obbligo invece in queste strutture o attività di presentare il Green Pass, che sarà valido già con una dose di vaccino, oppure si dovrà dimostrare di aver fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti.
- servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo e al chiuso (non è dunque necessaria la certificazione verde per consumare al bancone e all'aperto);
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive. Il Green Pass sarà necessario anche per entrare negli stadi (capienza consentita al 50% negli impianti sportivi all'aperto e al 25% in quelli al chiuso; si scende al 25% in zona gialla senza poter superare i 2.500 spettatori all'aperto e i 1.000 al chiuso) e andare ai concerti;
- musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- palestre, piscine, centri natatori, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- sagre e fiere, convegni e congressi;
- centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
- attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- concorsi pubblici.
Per chi non vale l'obbligo
Tutti coloro esclusi dalla campagna vaccinale in base all'età e chi ha una certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.
Chi controlla?
I titolari o i gestori dei servizi e delle attività o i loro delegati, i pubblici ufficiali.
Come avviene il controllo?
I verificatori leggono il codice a barre bidimensionale (QR Code), utilizzando esclusivamente l’App VerificaC19 già scaricabile e che tutela la privacy di ciascuno oltre a non richiedere una connessione a internet poiché funziona anche offline. Su richiesta, l’intestatario della certificazione verde può dimostrare la propria identità esibendo un proprio documento di identità valido.
E' possibile utilizzare il QR Code della propria certificazione anche in formato cartaceo o digitale, a cui può seguire la richiesta di un documento di identità valido.
Quali sono le App per ricevere il Green Pass?
App IO;
App Immuni.
L’App IO, ovvero l’App dei Servizi Pubblici, permette all’utente che ne usufruisce di mostrare la certificazione direttamente dal dispositivo. Consente, inoltre, di salvare il QR code del documento nella galleria immagini, utilizzandolo quindi anche senza connessione a internet.
App Immuni
È possibile visualizzare e mostrare il green pass tramite il QR code della certificazione anche utilizzando l’App Immuni. Sulla schermata iniziale dell’App è visibile l’apposita sezione “EU digital COVID certificate“, da cui può essere acquisita la Certificazione verde Covid-19. Come per l’App IO, anche in questo caso c’è la possibilità di salvare il green pass sul proprio smartphone, per visualizzarlo in modalità offline.
Trasporti, lavoro e scuola
Come detto, l'introduzione dell'obbligatorietà della certificazione verde sarà graduale ma manca ancora il decreto che, nero su bianco, definirà la tempistica per tutte queste attività: così se per aerei, treni a lunga percorrenza e navi l'obbligo potrebbe scattare il 30 agosto, non è prevista al momento alcuna imposizione per la scuola e quindi per studenti e insegnanti. Idem per il trasporto pubblico locale, quindi anche per i bus e i treni non a lunga percorrenza: il Corriere della Sera ipotizza che l'eventuale obbligo non arriverà prima d'inizio settembre.
Le discoteche, le più colpite da sempre, continuano a rimanere chiuse anche in zona bianca.