Non ce l'ha fatta Riccardo Mazzetti a qualificarsi per la finale della pistola automatica 25 metri ai giochi olimpici di Tokyo. Il tiratore di Busto Arsizio, cresciuto agonisticamente tra i poligoni di Gallarate e Legnano, non è riuscito a qualificarsi tra i migliori sei atleti dopo il round eliminatorio. Alla sua seconda olimpiade (a Rio si classificò al sesto posto), Mazzetti ha mancato l'obiettivo. Nel secondo e ultimo giro di qualificazione, il “nostro” atleta ha migliorato la posizione del giorno precedente ma il sedicesimo posto non gli ha permesso di centrare la seconda finale olimpica consecutiva. Eliminato anche l'altro azzurro, Tommaso Chelli. Oro francese, argento cubano e bronzo cinese all'Asaka Shooting Range della capitale nipponica.
I sogni realizzati. Un'olimpiade, in ogni caso, dalle grandi (straordinarie) gioie per il nostro territorio con la medaglia d'oro nel canottaggio di Federica Cesarini, il doppio bronzo nel nuoto di Nicolò Martinenghi e l'argento nel sollevamento pesi della nativa di Gallarate, Giorgia Bordignon. Senza dimenticare il record italiano (e miglior prestazione mondiale dell'anno sul “lanciato”) della bustocca Arianna Castiglioni nelle batterie della staffetta 4x100 mista: un sogno di medaglia stoppato da una decisione difficilmente comprensibile del CT del nuoto, Cesare Butini (LEGGI QUI).
Sogniamo ancora. Le ultime frecce al nostro arco, per quanto riguarda gli atleti del territorio, nati o cresciuti agonisticamente dalle “nostre parti”, sono rappresentate dall'albizzatese Caterina Bosetti, figlia d'arte impegnata con la nazionale di volley femminile, e Gemma Galli, la “sincronetta” della Busto Nuoto che, con la squadra azzurra del sincronizzato, ha sogni di gloria.