«Uè, forte questo Stanzani, guarda Pierozzi! Dai, Leo che sfortuna, un millimetro ed era dentro. Vai Bruccio!». I gol sono questi: gli urli, all'inizio timidi, dei tifosi ritrovati che abbracciano tutti: tigrotti e anche ex tigrotti.
All'amichevole Pro Patria-Alessandria, primo tempo a porte inviolate, con più occasioni per i tigrotti. Una clamorosa, bloccata solo dalla sfortuna, per Galli che spara un tiro spaziale ma che si stampa per un centimetro sulla porta.
La grande emozione però si chiama tornare sugli spalti. Accanto alla presidente della Pro Patria si siede il sindaco Emanuele Antonelli. «Sì, è bello tornare, c'è ancora poca gente, ma è anche il tempo». Che si è presentato molto minaccioso, ricorda un po' il cielo grigio che ci accolse ad Alessandria nell'ultima di campionato. All'appello anche tra i politici un recordman biancoblù come Ninetto Pellegatta.
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Sulle tribune laterali bisogna riprendere dimestichezza con stadio e tifo. Il grande Giannino Gallazzi cerca di guidare il coro che ancora non prende corpo e deve abituarsi. «Dobbiamo urlare forza Pro!».
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Gli ultras sono fuori, ma la loro voce arriva forte e chiara. In curva comunque, un gruppo di tifosi tiene alta la fede tigrotta anche all'interno dello stadio.