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Busto Arsizio | 22 luglio 2021, 15:39

«In arrivo 15 milioni per la rigenerazione urbana del centro di Busto». Possibile svolta per il Borri e altre incompiute

Il Comune fa sapere che, grazie all’82esimo posto nella graduatoria relativa al bando Qualità dell’abitare, «molto probabilmente» arriveranno i fondi per il recupero di edifici storici, tra i quali il Conventino, l’ex presidio militare austriaco, le ex Carceri, Villa Bossi-Radetzky

L'ex calzaturificio Borri

L'ex calzaturificio Borri

Dopo la conferma dei finanziamenti legati al recupero dell’area delle Nord, il Comune di Busto fa sapere che dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili arriva «un’altra ottima notizia per il futuro della città».

È stata infatti pubblicata la graduatoria di valutazione dei progetti presentati al bando “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” e il progetto del Comune di Busto risulta all’82esimo posto sui 271 presentati da Regioni, Città metropolitane e Comuni sopra i 60.000 abitanti. 

«Ciò significa – spiega una nota di Palazzo Gilardoni – che molto probabilmente arriveranno in città 15 milioni di euro (la cifra massima prevista dal bando) per il recupero strutturale e funzionale di edifici storici e aree  del centro cittadino: l’ex Calzaturificio Borri, il Conventino, l’ex Presidio Militare Austriaco, le ex Carceri e Villa Bossi-Radetzky». 

Il bando mette infatti a disposizione 3,2 miliardi di Euro e, tolti i progetti dei primi otto enti in graduatoria che sono già certamente finanziati, restano fondi a disposizione per accontentare un gran numero di amministrazioni, tra cui appunto Busto. 

La conferma si avrà a metà settembre, con la pubblicazione della graduatoria definitiva. 

Il progetto presentato dal Comune di Busto riguarda la rigenerazione urbana, con un mix di funzioni (residenziale, sociale, culturale, di servizi, mobilità e sicurezza) che consentirà l’avvio di processi di rinascita economica, sociale, culturale e abitativa.

«Una grande soddisfazione – afferma il sindaco Emanuele Antonelli –. Se il finanziamento sarà confermato anche alcune aree centrali della città che da tempo attendono di essere strappate al degrado ritorneranno a risplendere e non sarà solo un maquillage estetico, ma una vera e propria svolta nel sistema cittadino. Ringrazio il settore Opere Pubbliche e l’Ufficio Attrazione risorse che hanno lavorato in sinergia per arrivare a questo risultato straordinario». 

«Estendo i ringraziamenti anche all’ufficio Patrimonio per la collaborazione e l’impegno con cui si è occupato del progetto», aggiunge l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani

Il progetto

L’abitare al centro
Il punto centrale della visione è la creazione di un sistema di housing sociale diffuso in 3 dei 5 ambiti di intervento. Una soluzione che permetterà di ampliare, irradiare, integrare e connettere una rete di servizi già pianificati in tutto il centro storico, creando una ricucitura e un’interazione sociale, ambientale e viabilistica.

L’ex-calzaturificio Borri
L’area Borri, un lotto da 15.000 mq, prevede un intervento di recupero di un complesso archeologico industriale di pregio di fine Ottocento. I 4 edifici del lotto, in stato di grave abbandono, ospiteranno funzioni di housing (33 appartamenti), il nuovo Polo della Musica, delle Arti performative e multimediali e spazi commerciali. Oltre a ciò, sono previsti la realizzazione di una “portineria di quartiere”, di uffici amministrativi, di un parcheggio al di sotto dell’auditorium e la riqualificazione a verde degli spazi e delle piazzette circostanti

L’ex-conventino
Tra gli immobili più antichi della città, l’ex Conventino  ospiterà 16 appartamenti distribuiti a ballatoio e attività commerciali lungo un circuito che lo collega ad altri edifici pubblici. I cortili interni di questa struttura e le aree circostanti diventeranno un vero e proprio giardino a disposizione della città, delle famiglie e delle iniziative pubbliche all’aperto.

L’ex-presidio militare
Lo stabile più centrale di tutti è l’ex Presidio Militare, una struttura di 900mq che necessita di un risanamento conservativo, anche strutturale. Da ufficio pubblico, non più in grado di assolvere le proprie funzioni, diventerà residenza.

La villa Radetzky
La Villa Bossi-Radetzky, edificio di 1.100 mq in neoclassico tardivo di tre livelli fuori terra e un seminterrato, è stata scelta per le sue caratteristiche strutturali per ospitare spazi e attività aperte al pubblico. Vi sorgerà il nuovo centro dedicato alla fotografia, con bookshop e caffetteria. 

Le ex-carceri austro-ungariche
Le ex Carceri, un’architettura di 850 mq, 3 piani di altezza e un fronte architettonico militare, serviranno a integrare e ampliare gli spazi e gli ambiti della vita culturale della città, collegandosi alle iniziative dei vicini Biblioteca e Museo Civico, in cerca di nuovi spazi e opportunità di sviluppo (sedi per eventi, sale studio, luoghi di ritrovo…). Anche in questa sede, così come per l’area Borri, è prevista la realizzazione di una “portineria di quartiere”.

Redazione

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