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Politica | 30 giugno 2021, 09:19

La Lega contro Masterplan piazza Repubblica: «Diventerà un enorme centro commerciale»

Il gruppo consiliare della Lega Nord Lega Lombarda di Varese si è schierato contro il documento di indirizzo strategico. Ecco perché.

La Lega contro Masterplan piazza Repubblica: «Diventerà un enorme centro commerciale»

Il consiglio comunale ha approvato ieri il Masterplan di piazza Repubblica (leggi QUI). Un documento di indirizzo strategico a cui il gruppo consiliare della Lega Nord Lega Lombarda di Varese si è fortemente opposto. Il consiglieri Fabio Binelli spiega le ragioni del voto contrario. 

Motivi urbanistici
I contenuti del nuovo Masterplan stravolgono l’originaria impostazione di piazza Repubblica come polo culturale della città trasformandola in un vero e proprio centro commerciale. In piazza avrebbero dovuto fronteggiarsi la nuova biblioteca e il nuovo teatro realizzato a seguito di un concorso di progettazione internazionale, già esperito; invece la piazza Repubblica voluta dal sindaco Galimberti diventerà un eterogeneo campionario di attività commerciali, messe insieme alla rinfusa: un centro commerciale degli anni’90 cui è stato sovrapposto un triste mercato ambulante, in cui prevalgono rivenditori di finta similpelle e a fianco si prevede la costruzione (a spese del Comune) di un non meglio precisato mercato coperto del quale non solo non viene fornito uno studio di fattibilità tecnico-economica ma neppure viene identificata la merceologia.

Il posizionamento del nuovo teatro sull’asfittica piazza XX Settembre (dove continuerà a transitare il trasporto pubblico), all’interno di un immobile di vecchia concezione (e progettato per essere un cinema, non un teatro) significa perdere l’occasione di una effettiva riqualificazione urbanistica del centro cittadino.

Motivi viabilistici
Questo assembramento commerciale senza precedenti non viene accompagnato da alcuno studio serio sulla viabilità del comparto; anzi, l’amministrazione comunale inserisce nel masterplan alcune fantasiose soluzioni viabilistiche quali il doppio senso in via Milano (che pare realizzabile solo mettendo un altro semaforo, il quinto, nella zona stazioni)  e la pedonalizzazione di piazza XXVI Maggio a Biumo Inferiore, provvedimenti che porterebbero al collasso la via Dandolo e soprattutto il comparto di Bosto (via Bizzozero, via San Michele)

E’ da osservare che i contenuti viabilistici del Masterplan sono in palese contraddizione con i contenuti del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), di cui l’amministrazione Galimberti ha annunciato l’approvazione entro l’estate.

Motivi culturali
Il masterplan prevede la demolizione dell’attuale struttura teatrale di piazza Repubblica, ponendo una croce su tutti i discorsi fatti sulla possibilità di integrare l’offerta culturale pubblica con un’offerta culturale privata: secondo la logica statalista della maggioranza del Partito Democratico, la sinergia con il privato che ha dato molto all’offerta culturale di Varese negli ultimi anni deve essere cancellata. Viene sostituito un teatro da 1200 posti con uno da 500-900 posti evidentemente escludendo Varese da quei circuiti che richiedono teatri di dimensioni maggiori.

La decisione della giunta Galimberti comporta un impoverimento netto dell’offerta di cultura ed intrattenimento della città di Varese, che abdica così definitivamente dal ruolo di capoluogo di provincia.

Motivi economici
Sia la realizzazione del teatro Politeama che quella dell’ipotetico mercato coperto di piazza Repubblica non sono supportate da alcuna valutazione tecnico-economica di sostenibilità e il rischio è che abbiano effetti devastanti sul bilancio comunale. Manca qualsiasi stima dei costi che il Comune dovrà sostenere per una stagione teatrale totalmente comunale e il masterplan privo di qualsiasi dato sull’effettivo interesse commerciale per un mercato coperto collocato in pieno centro cittadino nel momento in cui il PUMS dispone l’allontanamento dal centro delle auto con la creazione di una Zona di Accesso Controllata (l’Area C alla varesina).

Quando la Lega Nord assunse la guida della città, piazza della Repubblica era un’enorme voragine (fisica e amministrativa) causata dalle incaute decisioni delle amministrazioni successivamente travolte da Tangentopoli; ci vollero anni di paziente lavoro per ricucire il disastro. C’è da sperare che la Lega torni a governare la città prima che i danni provocati dall’insipienza urbanistica della giunta Galimberti ci riportino ad una situazione simile.

 

Redazione

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