Si presenta al “Bar giardino”, in piazza XXV Aprile, e ordina sei Crodino. Sparisce per un po’, poi torna. E chiede altri tre aperitivi. Porta tutto, bicchieri e patatine, alla Farmacia Bossi. «Scusa, ma perché tutto questo movimento?». Risposta: «Ho vinto un sacco di medaglie nazionali. Quindi devo offrire da bere!».
Lui è Riccardo Maino. Il suo lavoro? Magazziniere. Non in un posto qualunque, si dà da fare là dove si cerca salute, in farmacia. La sua passione, però, è la ginnastica (Vedi foto e video in fondo all'articolo). E quanto lo coinvolga la ginnastica, si capisce subito. Basta guardarlo: manone addestrate alle prese per eseguire gli esercizi. E fisico tosto, allenatissimo. Un ricco medagliere alle spalle, noto. Medagliere che si è recentemente implementato.
«A Rimini, campionato nazionale, ho vinto sette medaglie. Cinque d’oro, due d’argento». Eccolo qui, Riccardo. Che pensa ai mondiali e lavora, lavora, lavora…
«Con la ginnastica – ricorda – ho iniziato a sette anni. Per me è una passione». Basta fare qualche domanda e viene fuori l’agonista: «Io mi concentro su quello che devo fare. Ma quando mi rendo conto di essere primo… Be’, lì ci godo!»
Se si indaga il suo approccio alla competizione, si scopre che «…l’atleta deve avere fame. Deve avere occhi da tigre». Uno slogan, gli occhi della tigre, che ha portato la pallavolo italiana (Julio Velasco docet) da una considerazione scarsa a successi epocali. Lui, quello spirito, ce l’ha.
Ma per Riccardo, che si cimenta, con la Pro Patria, in diverse discipline, dalle parallele al cavallo con maniglie, dagli anelli al corpo libero, conta anche altro. Il lavoro, innanzitutto. «Senza - la sua convinzione - l’uomo non cresce. E non è semplice trovarlo! Alla farmacia Bossi ho incontrato persone accoglienti. Sono soddisfatto».
Quindi tutto a posto? «In realtà non mi accontento. Non mollo e cerco altri traguardi».
Ci si ritrova al prossimo Crodino? Sì, al prossimo Crodino.
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