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Busto Arsizio | 28 giugno 2021, 20:55

«Il dibattito sull’ospedale si farà ma lo gestirà il territorio». Scontro tra maggioranza e Pd

Discussione vivace in commissione a Busto sulla deroga alla procedura di dibattito pubblico relativa alla nuova struttura. La maggioranza non vuole perdere tempo e assicura che non mancheranno occasioni di confronto. Critico il Pd

L'ospedale di Busto Arsizio

L'ospedale di Busto Arsizio

In commissione Lavori pubblici si è discusso, anche vivacemente, sulla deroga alla procedura di dibattito pubblico relativa alla realizzazione del nuovo ospedale Busto Arsizio-Gallarate.

«Mi chiedo come possa un cittadino di Busto non volere una struttura moderna e funzionale, efficiente non solo per i pazienti ma anche per chi ci lavora», ha esordito Alberto Armiraglio del gruppo Idee in Comune.

«Non sono contro l’ospedale nuovo, perché conosco le condizioni e i problemi di gestione dei reparti – ha replicato Cinzia Berutti del Pd –. Ma sono contraria all’idea che non si facciano discutere gli stakeholder».

La leghista Paola Reguzzoni ha affermato che, al contrario, i confronti non mancheranno, «ma a gestirli saranno Busto e Gallarate». «Siamo contrari all’istituzione del cosiddetto “dibattito pubblico”, una procedura che prevede un coordinatore nominato da Roma. Non vogliamo l’ingerenza di qualcuno, magari non figlio del nostro territorio». L’esponente del Carroccio è dunque per il “no” a una «formula farraginosa» e a «sei mesi di dibattito pubblico governato da Roma»; ben venga invece quanto previsto dalla delibera che recita: «La fase della partecipazione al dibattito pubblico della cittadinanza resta comunque garantita in momenti cruciali della realizzazione dell’opera di cui trattasi, e la possibilità di derogarvi in questa fase propedeutica non ne preclude in nessun modo lo svolgimento in fasi successive».

«Per le opere da oltre 300 milioni occorre indicare quale procedura adottare – ha aggiunto il sindaco Emanuele Antonelli –. Abbiamo fatto questa scelta per non buttare via quasi un anno di tempo con una procedura che non ha mai sperimentato nessuno. Forse faremo più dibattiti, ma in meno tempo, a partire dalla commissione congiunta del 7 luglio a Gallarate». L’appuntamento sarà preceduto, giovedì, da una commissione tutta gallaratese.

«Faremo capire – ha proseguito il sindaco – che la maggioranza di Busto, sentito il parere del personale ospedaliero e dei nostri medici in Consiglio comunale, vuole il nuovo ospedale, senza perdere neanche un minuto in più del tempo che il Covid ci ha già tolto».

Poco convinta, Berutti ha anche fatto notare che, da un confronto col senatore dem Alessandro Alfieri, è emerso che i fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, citati nella delibera, «non possono essere utilizzati per costruire il nuovo ospedale». Antonelli ha però precisato che questo aspetto è citato nella lettera ricevuta da Regione Lombardia, impegnandosi ad approfondire la questione in vista del consiglio comunale di domani sera.

In ogni caso, per Berutti «il dibattito pubblico permette alle persone di partecipare e portare il proprio contributo alla costruzione del progetto. Senza, invece, verranno a spiegarci quello che faranno».

«Dal punto di vista sanitario – ha chiosato Reguzzoni – l’ospedale unico esiste già, solo che bisogna cambiare struttura. Ora o rimaniamo così, ma è inimmaginabile, oppure affrontiamo la sfida: se con il nuovo ospedale i medici non se ne andranno più e, anzi, saranno attirati, io sono totalmente favorevole».

Domani, in assise, il voto di Busto. In attesa del confronto con Gallarate.

R.C.

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