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Varese | 16 giugno 2021, 08:52

Parco Mantegazza, via libera al chiosco a chilometro zero «che parlerà del territorio»

Federico e Mattia Baggiani sono i ragazzi che si sono aggiudicati il bando per posizionare un bar all’interno del parco di Masnago: «Organizzeremo eventi legati alla sostenibilità ambientale»

Parco Mantegazza, via libera al chiosco a chilometro zero «che parlerà del territorio»

Sono giovanissimi i fratelli Federico eMattia Baggiani, ma hanno le idee chiare, un’esperienza nell’hosting fatta all’estero e determinazione nell’iniziare una nuova e sorprendente attività nella loro Varese. Un progetto che ha convinto anche l’amministrazione comunale che gli ha assegnato l’installazione e la gestione di un chiosco nel Parco Mantegazza (leggi QUI).

Si tratta una struttura ottagonale di 40 metri quadri, composta da vetrate che danno sul verde e sul castello di Masnago e che servirà da bar, da presidio e da location per eventi che promuovono la sostenibilità ambientale. «E’ un’idea che parte da Federico in realtà – raccontano i fratelli (nella foto insieme al loro staff durante l'inaugurazione di una pizzeria in Vietnam) che gestiranno il bar insieme anche a Guido Ranza – Quando un anno e mezzo fa siamo tornati a Varese, dopo alcune esperienze all’estro, volevamo cimentarci in un’attività di ristorazione, che è poi quello in cui siamo specializzati, ma che fosse connessa al verde e alla natura. Quando abbiamo visto il bando del comune di Varese abbiamo capito che era proprio quello che faceva al caso nostro».

I ragazzi hanno immaginato il chiosco (che sarà loro cura posizionare nella parte bassa del Parco, tra i giochi dei bambini e l'area cani) e l’identità che gli avrebbero voluto dare. «Un bar di servizio al Parco, prima di tutto, che proporrà colazioni e caffetteria, pranzi con piatti freddi e poi aperitivi alla sera, ma soprattutto un luogo che sappia di territorio. Quindi che abbia prodotti locali, a chilometro zero, con una sensibilità particolare alla sostenibilità ambientale».

Il progetto del chiosco dovrà essere ora inviato alla Soprintendenza per il nulla osta, poi dovrà passare per gli uffici tecnici del comune. «Operazione per cui potrebbero volerci almeno un paio di mesi, tolto agosto – spiegano - Contiamo quindi di aprire per l’autunno e di essere pienamente operativi con la primavera».

Valentina Fumagalli

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