Si è preso una pausa Daniele Zanzi, «un po' di respiro da quest’aria avvelenata che c’è a Varese», e le vicende che stanno interessando la ricerca di un candidato sindaco della coalizione di centrodestra le sta seguendo senza troppa attenzione. Lui è, per ora, insieme a Carlo Alberto Coletto (Azione), uno sfidante certo di Davide Galimberti alle prossime elezioni amministrative. Ha un gruppo che lo sostiene, Varese 2.0, e un programma praticamente già scritto.
«Sono sereno sotto questo punto di vista, perché andremo avanti coerenti con quello che abbiamo fatto fino ad ora. Varese 2.0 è l’unica forza civica che ha saputo aggregare. Alle scorse elezioni abbiamo raccolto molti consensi abbattendo le barriere ideologiche: tante persone del centrodestra e del centrosinistra hanno votato per noi, perché hanno saputo riconoscere uomini che volevano lavorare per il bene della città».
Proprio la mancanza di barriere ideologiche del movimento ha fatto sì che il nome di Daniele Zanzi comparisse tra le decine che ormai sono circolati come possibili candidati della coalizione di centrodestra, dopo il ritiro di Roberto Maroni. «Non mi risulta – ammette – Ho rapporti con tutti, da cittadino di Varese, ma nessuno mi ha mai interpellato e mi sembra molto strano. Non ci sarebbe alcuna preclusione ad un sostegno della mia candidatura, perché credo che qualcuno stia iniziando a capire che per amministrare una città bisogna essere liberi da questi vecchi schemi. L’importante che ci siano idee chiare e persone oneste. Non metto limiti alla provvidenza».
Un segnale di stima nei confronti di Zanzi da parte del centrodestra è arrivato l’indomani dal suo “licenziamento”. «Ho ricevuto espressioni di solidarietà da parte dei cosiddetti avversari che non da chi ha fatto questo percorso amministrativo con me. Fa più male il silenzio degli amici rispetto alle critiche degli avversari. Mi sono sembrate voci sincere e dispiaciute più dal punto di vista umano che politico, perché il modo in cui sono stato “licenziato” non è stato apprezzato».
Nulla da dire per ora sui suoi avversari, o possibili tali. «Ci sarà modo e tempo per confrontarci. Per ora resto a guardare e porto avanti con Varese 2.0 il nostro percorso».