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Busto Arsizio | 02 giugno 2021, 14:32

Un cervo a Busto? «Fenomeno sempre più frequente»

Dopo l’investimento in autostrada, Livio Pinciroli, direttore del Distretto veterinario Varese Sud dell’Ats, conferma che «ultimamente si vedono cervi, cinghiali e caprioli raggiungere le città, anche nelle zone di Busto, Gallarate e Saronno»

Il cervo investito sull'A8 (foto tratta dal video di Paola Bottigelli, per cortesia dell'autrice)

Il cervo investito sull'A8 (foto tratta dal video di Paola Bottigelli, per cortesia dell'autrice)

Un cervo investito all’ingresso di Busto Arsizio dell’A8: tanto spavento ma nessuna conseguenza grave per chi occupava l’auto, mentre l’animale, purtroppo, ha avuto la peggio (leggi qui).

In molti, leggendo la notizia, si saranno chiesti se sia normale “incontrare” un cervo in queste zone.

«Normale no, ma ultimamente si vedono diversi cervi, cinghiali e caprioli raggiungere le città – spiega Livio Pinciroli, direttore del Distretto veterinario Varese Sud di Ats Insubria–. Non è un fenomeno frequente come nel nord della provincia, ma cinque o sei volte l’anno succede nel territorio di mia competenza, che comprende l'area di Busto, Gallarate e Saronno».

Gli avvistamenti riguardano più spesso la zona del tradatese e del saronnese, ma ormai non è sorprendente vedere questi animali anche nei dintorni di Busto e Gallarate.

A marzo, tre cervi furono avvistati in Valle Olona (leggi qui). Pochi giorni fa, invece, un capriolo è caduto in un canale di Vizzola Ticino, rimanendo intrappolato nelle griglie (leggi qui).

«Dall’estate scorsa ricordo quattro o cinque interventi legati ai cervi – afferma Pinciroli –. A Busto, in via Canale, spesso si vedono dei cinghiali».

Gli spostamenti sono più frequenti in primavera. In generale, «in precedenza questi animali stavano nella parte nord della provincia, mentre adesso si stanno spingendo molto “giù”, perché il numero è considerevole. Pertanto non è infrequente incontrarli, mentre dieci anni fa era praticamente impossibile».

Purtroppo crescono di conseguenza anche gli incidenti che coinvolgono gli ungulati: «In questi casi – precisa Pinciroli – occorre chiamare il centralino dell’Ats. A quel punto noi attiviamo dei professionisti esperti di selvatici, che intervengono per sedare, sopprimere e quant’altro, in collaborazione con i nostri veterinari».

R.C.

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