A differenza delle altre forze in campo, Busto al Centro non ha ancora svelato chi sarà il candidato sindaco in vista delle elezioni d’autunno. Per ora, il movimento (che cinque anni fa propose il nome di Gianluca Castiglioni insieme al Pd) è intervenuto pubblicamente su alcuni temi: dal progetto per piazza Vittorio Emanuele (leggi qui) alle idee per contrastare la denatalità presentate oggi (leggi qui).
Proprio a margine della conferenza stampa odierna, il coordinatore Gianfranco Bottini ha sottolineato la differenza tra Bac e gli altri schieramenti: «Noi siamo diversi – ha affermato –. Stiamo portando temi e riflettendo sui problemi. E al momento siamo l’unica casa di riferimento per i moderati. Questo ci dà una grande responsabilità».
Con una metafora calcistica, ha paragonato Busto al Centro all’Atalanta: «Noi giochiamo di squadra, senza un Cristiano Ronaldo o un Lukaku – ha spiegato –. Non pensiamo di vincere il campionato, ma il posto in Champions League ce lo vogliamo conquistare».
«D’altra parte – ha aggiunto – anche nelle grandi città non hanno ancora scelto i candidati, specialmente nell’area che forse ci è più vicina. Faremo tutti con i dovuti tempi, con i nostri tempi. Quando sarà il momento, presenteremo candidati e lista».
Al tavolo di Busto al Centro sedeva anche Claudio Fantinati, già assessore nella giunta di Gigi Farioli con un passato in Forza Italia. Nelle scorse settimane si era parlato di un dialogo tra il movimento centrista e il partito di Berlusconi che però, salvo clamorosi colpi di scena, correrà con Lega e Fratelli d’Italia.
«Credo che, con la nascita del governo Draghi, Forza Italia abbia perso un’occasione storica per rivedere la propria collocazione nell’ambito politico italiano – ha sostenuto Fantinati, da qualche tempo nella "squadra" di Bac –. Si poteva rompere un bipolarismo duro e artificioso e sciogliere i blocchi contrapposti, ricomponendoli secondo i veri pensieri delle persone che votano».
Portando il discorso a livello locale: «A Busto e in Provincia abbiamo sperato per un po’ che si potesse ricostruire una proposta politica più aderente agli ideali veri. Dopo quarant’anni nel centrodestra, non posso più riconoscere questo rassemblement di destra con una piccolissima appendice di centro. Forza Italia sta perdendo un’occasione storica. Ed è un problema per gli elettori che non vogliono appiattirsi su forze di estrema destra o sinistra».
