L'osteoporosi è una patologia che con l'avanzare dell'età può colpire entrambi i sessi, con maggiore frequenza nelle donne dopo la menopausa. La patologia osteoporotica rende le nostre ossa più fragili e aumenta il rischio di fratture per traumi anche lievi.
La patologia ossea associata ad un aumentato rischio di frattura colpisce sia i pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 che di tipo 2 nonostante le basi fisiopatologiche delle due condizioni siano differenti. Nei pazienti diabetici l'iperglicemia, la carenza di insulina nel diabete di tipo 1, la presenza di complicanze microvascolari come la retinopatia e la nefropatia sono fattori correlati con un maggior rischio di sviluppo di osteopatia e fratture.
Altri fattori che possono aumentare il rischio di comparsa di osteoporosi sono la presenza di familiari affetti da malattia osteoporotica, la menopausa in età precoce, la coesistenza di malattia celiaca o altre sindromi da malassorbimento, la magrezza eccessiva o al contrario l'obesità, l'utilizzo cronico di cortisonici e in misura minore di altri classi di farmaci.
Le misure di PREVENZIONE per ridurre il rischio di insorgenza di osteoporosi nel paziente diabetico sono le stesse consigliate per la popolazione generale. Non fumare ed evitare l'eccessivo consumo di alcool (il fumo raddoppia il rischio di fratture). Svolgere regolare attività fisica (è sufficiente camminare invece di usare la macchina quando possibile, fare le scale a piedi, fare un po' di sport nel tempo libero).
Alimentarsi in modo corretto e mantenere un normale peso corporeo. Nella prevenzione dell'osteoporosi è indispensabile l'assunzione regolare di alimenti ricchi di calcio e il mantenimento di adeguati livelli di vitamina D. Per ciò che riguarda l'alimentazione l'assunzione giornaliera di una tazza di latte e di 1 yogurt + una piccola porzione di formaggio grana assicura un'assunzione adeguata di calcio; altri alimenti ricchi di calcio sono il tofu, i legumi, le verdure a foglia larga, le erbe aromatiche.
È consigliato inoltre l'utilizzo di acqua a contenuto intermedio di calcio. La vitamina D è sintetizzata nel nostro organismo principalmente grazie all’azione del sole sulla nostra pelle mentre la la quantità di vitamina assunta con il cibo rappresenta in media solo il 10% del fabbisogno generale. In ogni caso in Italia sia l’esposizione al sole che l’alimentazione sono generalmente insufficienti per il raggiungimento di adeguati livelli di Vit D.
Per questo motivo il dosaggio della Vit D andrebbe proposto a tutti i soggetti a maggior rischio di patologia ossea e quindi anche ai pazienti diabetici e in caso di insufficienza/carenza andrebbe intrapresa adeguata supplementazione.
Durante i controlli diabetologici periodici andranno segnalate la comparsa di manifestazioni cliniche quali la lombalgia cronica ed eventuali fratture ossee dovute a traumi maggiori o minori e il diabetologo valuterà di caso in caso, anche in relazione al compenso glicemico e alla durata di malattia, la necessità di eventuali ulteriori accertamenti diagnostici.
In conclusione la salute delle nostre ossa dipende in primo luogo da un adeguato stile di vita che parte da lontano. Il buon compenso glicemico associato ad un minor rischio di complicanze e la costante relazione medico-paziente sono preziosi alleati nel ridurre il rischio di insorgenza di patologia ossea.