Calano contagi, incidenza e indice di replicazione ma con la massima attenzione da rivolgere alla situazione nelle aziende, dove ultimamente sono stati verificati diversi piccoli focolai. Un quadro comunque in miglioramento quello della situazione della pandemia in provincia di Varese. A tracciarlo è stato il monitoraggio settimanale di Ats Insubria sul territorio di competenza, che comprende la nostra provincia e gran parte di quella di Como.
Per prima cosa risulta ancora diminuito il totale dei nuovi positivi. Nell'ultima settimana, quella dal 9 aprile a oggi, in provincia di Varese sono stati 22.148 i tamponi eseguiti e 1.722 i nuovi positivi accertati, il tutto per un'incidenza di nuovi positivi ogni centomila abitanti che è scesa a 192,93. La scorsa settimana, quella dal 2 all'8 aprile, i tamponi erano stati pressoché identici (22.723) con 1.899 positivi individuati e un'incidenza di 212,77 ogni centomila abitanti. Una flessione intorno al 10%.
Allo stesso modo è sceso ulteriormente il valore dell'indice di replicazione diagnositica Rdt, che consolida la posizione al sotto della soglia di attenzione. Cala leggermente anche l'età media dei contagiati, sempre compresa tra i 40 e i 50 anni: numeri che non devono far pensare a una ripresa dei contagi con la riapertura delle scuole, ma che sono il risultato della vaccinazione della popolazione più anziana.
«Prosegue la riduzione dei contagi - il commento del direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso - e soprattutto cala il valore dell'incidenza sul nostro territorio, elemento questo che ci fa ragionevolmente ritenere che stiamo andando verso una situazione di miglioramento generale. La curva dell'epidemia si è definitivamente piegata e ora punta verso il basso».
Il calo dell'incidenza è ben evidenziato dalla mappa a colori diffusa da Ats (vedi foto in apertura) che dimostra anche cromaticamente il miglioramento con la situazione nei singoli comuni delle due province: evidente la riduzione dei casi "in rosso". La speranza è che questo processo possa ulteriormente consolidarsi con i prossimi giorni.
A preoccupare però è lo sviluppo di alcuni piccoli focolai sviluppatisi in alcuni ambiti aziendali della nostra provincia così come in quella di Como. Attualmente rappresentano il 5% dei focolai totali (la maggior parte dei quali resta in ambito familiare) e coinvolge da 2 a 30 soggetti per focolaio. Ats Insubria è pronta a monitorare con attenzione l'evolversi di questa situazione e ha attivato il protocollo utilizzato anche in ambito scolastico, che - in caso di contagio - prevede identificazione e tracciamento dei soggetti a rischio e l'obbligo di quarantena per i contatti stretti.