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Scuola | 07 aprile 2021, 17:20

Le scuole di Cassano tornano a popolarsi: «Riscopriamo il valore dello stare insieme e imparare»

Ritorno in classe l’8 aprile, per molti ma non per tutti: saranno di nuovo occupati mille banchi. L’augurio dell’assessore all’Istruzione Elena Giardini

L'assessore all'Istruzione Elena Giardini

L'assessore all'Istruzione Elena Giardini

«Spero che il ritorno a scuola, in presenza, sia motivo di gioia per tutti. Ai bambini e ai ragazzi auguro di riscoprire il valore dello stare insieme e la bellezza di imparare che, a distanza, si appanna. Agli insegnanti di proseguire con rinnovato coraggio».

In vista della riapertura degli edifici scolastici, almeno per le classi fino alla prima media, l’assessore all’Istruzione di Cassano Magnago, Elena Giardini, rivolge queste parole a quanti riprenderanno a frequentare le aule. Senza nascondersi possibili difficoltà («… a casa è facile adagiarsi, tornare fra i banchi può anche essere faticoso») né dimenticare i tanti che dovranno proseguire con la didattica a distanza. «La decisione di tenere a casa gli studenti più grandi – afferma - suscita più di una perplessità. Capisco confermare la Dad alle superiori, per le quali esistono problemi aggiuntivi legati all’uso dei mezzi pubblici da parte dei ragazzi. Ma penso che le seconde e le terze medie avrebbero potuto tornare in classe».

Disposizioni criticate da più parti, in effetti, ma, al momento, perentorie. Fra primarie e secondarie di primo grado, comunque, saranno di nuovo occupati circa mille banchi.

«Ricominceremo – sottolinea l’assessore –  dal punto che avevamo lasciato. I plessi confermeranno la diversificazione degli ingressi e delle uscite, gli accessi scaglionati, l’utilizzo di paratie e l’assenza di contatti tra classi, anche per il servizio mensa». Misure con le quali alunni, genitori e insegnanti hanno preso confidenza prima del secondo stop e che, quindi, non dovrebbero generare particolari difficoltà.

«La speranza – conclude l’esponente dell’Amministrazione comunale – è di potere presto augurare buon lavoro, in classe, anche a tutti gli studenti inchiodati alle lezioni davanti ai computer».

Stefano Tosi

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