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Busto Arsizio | 29 marzo 2021, 08:56

«Confronti su idee e proposte per Busto solo quando si saranno delineate tutte le liste»

La Sinistra Chiara e la candidata sindaco Chiara Guzzo non parteciperanno al confronto online con le altre forze del centrosinistra, promosso da chi chiede di dare vita a un’unica coalizione. Ecco le loro ragioni

«Confronti su idee e proposte per Busto solo quando si saranno delineate tutte le liste»

Dopo l’incontro tra i candidati sindaco Amanda Ferrario e Maurizio Maggioni, in occasione della sottoscrizione della “Legge Stazzema”, e in vista del confronto online tra le forze che sostengono la loro candidatura (leggi qui), La Sinistra Chiara interviene per precisare i motivi dell’assenza a questi appuntamenti.

«Fin dalla presentazione datata 8 marzo (leggi qui) – si legge in una nota – La Sinistra Chiara per Busto, costituita da area antifascista, Pci e partecipazione di parti della società civile, si pone come forza di sinistra “senza se e senza ma”, che non si riconosce nelle altre proposte del campo avverso alle destre cittadine, e che sono chiamate oggi a confrontarsi sull’ipotesi di unità su fondamenta che non ci corrispondono (il Pd è di centro, di sinistra, di centrosinistra o di quale altra galassia ancora? I 5Stelle sono nati sul “vaffa” alle categorie destra e sinistra e hanno governato il Paese prima con la Lega e poi col Pd: “Qual è la loro lateralità prevalente”?) e su idee che per ora hanno solo il tono di proclami roboanti».

Il comunicato della lista che sostiene Chiara Guzzo prosegue: «Da chi invoca l’unificazione, leggiamo interventi che parlano di ricostituire il centro-sinistra per poter vincere. LSC non si mette a trovare e trovarsi posti dentro a questo disegno che non ha nemmeno la bella ingenuità di uno scarabocchio. Per questo ai “tessitori del confronto”, i promotori della petizione “Appello per una coalizione elettorale PD-5S-SI-Verdi”, che vedeva esclusa (ci dicono) LSC dai loro pensieri a causa della nostra tardiva “formalizzazione in lista” e da cui abbiamo avuto invito al confronto solo nell’ultima settimana, ricordiamo la nostra risposta: “La Sinistra Chiara per Busto è nata su presupposti chiari che intendiamo portare avanti e su cui intendiamo aggregare e rendere partecipi realtà, cittadine e cittadini. Eventuali confronti sulle idee e le proposte per Busto potranno avvenire quando tutte le liste si saranno delineate e tutti i candidati sindaci si saranno dichiarati».

Insomma, al confronto online del 6 aprile tra i candidati sindaci Ferrario e Maggioni, LSC e Chiara Guzzo non ci saranno. «LSC, assente giustificata, si pone, prima della domanda “ci si può unire?”, la domanda “cosa è oggi essere sinistra?”.

Il sacrosanto mantra di battere le destre al governo da anni in città, non può corrispondere al “voto utile” (a chi? Per fare che cosa?) di veltroniana memoria e allo sfascio a sinistra che è seguito, né ad abbassare l’asticella al punto di far strisciare idee e progetti e una intera città nella “palude opportunista”. È questo invece l’appello che LSC rivolge a realtà, cittadine e cittadini: una porta aperta su un orizzonte necessario per una strada senza scorciatoie e tutta da costruire».

Sulla sottoscrizione dell’anagrafe antifascista, ricordano che gli attuali componenti della Sinistra Chiara «hanno promosso l’iniziativa e firmato la petizione mesi fa e senza seguito di fotografi e giornalisti».

A tal proposito, la nota si chiude con le parole del gruppo Antifascisti Sempre, che ha aderito alla lista: «Rimandiamo ai firmatari della petizione il richiamo all'appello del progetto comune e condiviso, perché ad oggi non troviamo nulla di sinistra nei vari comunicati stampa degli altri due candidati sindaci. Di sicuro non basta rispondere all'appello odierno alla firma per la legge antifascista Stazzema, cosa sempre apprezzabile. Noi Antifascisti Sempre e la nostra candidata sindaco (nonché il Comitato Antifascista di Busto) abbiamo già firmato nelle settimane scorse, semplicemente perché abbiamo riposto alle nostre coscienze e pensiamo che si debba aderire alla realizzazione di questa legge, anche se per Costituzione dovrebbe già essere applicata, e non aderire a chiamata per vedere chi è più antifascista o meno».

Redazione

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