Le modifiche viabilistiche anticipate via web dall'assessore Massimo Rogora hanno suscitato le prime reazioni.
Porfidio: «Troppi annunci. E troppi assembramenti»
Sabato scorso, in occasione del gazebo virtuale della Lega, l'esponente di giunta ha snocciolato una serie di interventi, dalle rotatorie alle pedonalizzazioni, volti a rendere più sostenibile la viabilità cittadina.
«Annunci e ancora annunci – interviene Audio Porfidio, leader del movimento La Voce della Città ed ex consigliere comunale –. L'assessore è spesso sui giornali, ma in questi cinque anni non ho visto il cambio di passo che a, mio parere, Busto necessita».
«Non basta qualche rotonda a migliorare la viabilità – afferma Porfidio –. Tanto è vero che lo studio di un ente specializzato colloca Busto tra le città più congestionate d'Italia».
L'ex consigliere comunale si sofferma anche sull'altra delega di Rogora, vale a dire la sicurezza, un suo cavallo di battaglia fin da quando sedeva sui banchi dell’assise cittadina.
«Da sempre dico che la sicurezza deve essere la priorità assoluta per una città come Busto – insiste –. Adesso si parla tanto di controlli, ma questi servivano ben prima dell'emergenza coronavirus. E comunque, anche in questi giorni di zona rossa, i problemi permangono. Basta fare un giro in centro nel fine settimana per vedere assembramenti e giovani seduti vicini senza la mascherina. E anche nei parchi la situazione non è quella richiesta dall'emergenza».
Insomma, Porfidio invoca un cambio di passo: «Bisogna fare di più. Spero che il prossimo assessore con questa delega abbia un’esperienza importante nell’ambito della sicurezza. Io, per esempio, non mi metto a fare le torte, le lascio fare al pasticcere. Altrimenti poi finisce come in Parlamento, dove i ruoli importanti non vengono occupati per competenza ma per ragioni di partito».
Sartorato «preoccupato» per i parcheggi vicino al Comune
C’è chi, invece, più che per la viabilità è preoccupato per i posteggi, in particolare per quelli vicino al Comune. «Vorrei capire che cosa si intende fare – dice il sindacalista di Adl Fausto Sartorato –. Parcheggiare nei pressi del municipio è un problema per chi lavora in zona, a partire, ovviamente, dai dipendenti comunali».
Sarorato fa notare che «i consiglieri comunali lasciano la macchina gratuitamente nel cortile del palazzo, mentre gli altri non sanno dove metterla. L'area dell’ex calzaturificio Borri è in condizioni pessime, tra buche e topi. E fra i lavoratori del Comune c’è anche chi viene da fuori Busto e non può certo usare la bicicletta. Inoltre, ad alcuni dipendenti è arrivata voce che alcuni parcheggi liberi nelle vie circostanti verranno tolti. Mi piacerebbe sapere cosa intende fare il datore di lavoro a proposito di questo problema».
«Non portiamo via niente a nessuno – replica l’assessore Massimo Rogora –. Semplicemente, alcuni posteggi verranno regolati dal disco orario. Abbiamo ascoltato la richiesta dei residenti che sono arcistufi di non trovare più un parcheggio libero fin dalle otto del mattino. Provate ad andare a vedere la situazione dei parcheggi vicino al Comune di Legnano, solo per fare un esempio. A Busto, i dipendenti comunali possono parcheggiare al Borri o, se preferiscono, fare un abbonamento per i posteggi al pari degli altri cittadini che hanno questa necessità, o ancora usare la biciletta o i mezzi pubblici. Dovremmo essere “noi” che lavoriamo in Comune i primi a puntare sulla mobilità dolce».