Aperti di domenica: l’annuncio non è un semplice richiamo. È un invito orgoglioso e composto da parte dei negozianti di Busto Arsizio: dall’abbigliamento ai gioielli, passando per i parrucchieri (LEGGI QUI), in tanti stanno un compiendo questo gesto. Lavorare di domenica, per dare l’ultimo servizio ai clienti prima dello stop inferto dalla zona rossa fino a Pasqua (LEGGI QUI).
Viaggia anche sui social l’annuncio, a volte in verde, colore scelto apposta – dichiara il gioielliere Roberto Asta, figlio dell’indimenticato Pinuccio – per esprimere «la speranza che sia l’ultima volta». Difficile scorgere un lamento dietro questa raffica di annunci, anche se costa tanto.
C’è persino chi scrive adottando tra gli stati di Facebook “in ottima forma” come la Boutique di FrancescaB che poi posta un video guidando nel negozio e augura la primavera con i fiori. O rimanendo nel campo dell’abbigliamento, chi sfoggia l’emoticon dei muscoli, come Two B - Unusual Clothing, e lancia l'invito fiero «Ti aspettiamo in Store, siamo quelli differenti!».
Ciascuno con grande dignità si rivolge ai clienti, che a loro volta non potranno fare acquisti in presenza di queste tipologie di prodotti nelle prossime settimane. Ciò che conta è che si è aperti domenica 14 marzo, detto in un altro modo essenziale: che si lavora.
La vicesindaco Manuela Maffioli, che ha la delega al commercio, ha condiviso silenziosamente i post dei negozianti e ha ribadito l'importanza di sostenere le attività, al gazebo virtuale della Lega.
Un gesto di solidarietà alla bustocca, quello compiuto sui social, senza troppe parole, se non sollecitate da un grazie. «La loro forza, la loro caparbietà, la loro professionalità meritano rispetto e sostegno – risponde a chi le chiede perché – E anche la compostezza». C’è un’altra caratteristica che si impone all’attenzione: la creatività, che ciascuno mette per poter assicurare il servizio anche durante la lontananza fisica. C’è il web, che aiuta. Ma non è la soluzione di tutto, dietro ci sono le persone.
Lo sottolinea Rudy Collini, presidente di Ascom Busto Arsizio: «Innanzitutto questo lockdown è difficile, ma sarà speriamo l’ultimo, con i vaccini che sembrerebbero cosa concreta ora. Quindi faremo quest’ultimo sforzo e poi dovremmo riuscire a tornare a quella pseudonormalità che è quasi un ricordo».
Poi è chiaro, ricorda, che la differenza la fanno i ristori effettivi, tanto più per quelle attività che hanno subìto gli stop più di altre. Questa sarà una domenica speciale per tutti, quindi, anche per gli stessi clienti, «una boccata di ossigeno prima dell’apnea».
E qui Collini, imprenditore che sull’e-commerce ha investito in netto anticipo sui tempi, rammenta un aspetto: «Importante è l’online, bisogna farsi accompagnare da professionisti e molti utilizzano Facebook o Instagram per tenere i contatti. Però in questo periodo molto difficile si è anche riscoperto il rapporto umano. Quel legame tra commerciante e cliente, un valore che farà la differenza anche in futuro».