Da lunedì 15 marzo, parrucchieri, barbieri, estetiste e beauty center abbasseranno di nuovo le saracinesche secondo le disposizioni ministeriali e regionali e lo faranno fino a quando la situazione dei contagi non subirà un miglioramento, permettendo a tutti di uscire dalla “zona rossa”. Con ogni probabilità se ne riparlerà dopo Pasqua, il 6 aprile, giorno di scadenza del nuovo decreto. E non saranno tempi facili per nessuno, nemmeno per il settore della cura della persona, di nuovo al “palo” e senza un tempo definito per la riapertura.
Weekend di aperture straordinarie. Così viaggiando sulle bacheche social, quest'oggi non è difficile imbattersi nelle aperture “straordinarie” di parrucchieri e centri estetici anche per domenica 14 marzo, ultimo giorno utile per darsi una “sistemata” al look e perché no, per le attività, ottimizzare una giornata di lavoro prima di una chiusura forzata.
In zona sono diversi i saloni che propongono «massima disponibilità per tutti i servizi dell'area parrucchieri, barber ed estetica» come questo acconciatore di Gallarate, pieno di prenotazioni: «Oggi e domani abbiamo ancora pochi posti liberi, quindi affrettati a prenotare il tuo!».
Poi c'è chi si rende disponibile, nei giorni di “zona rossa”, a fornire delle «consulenze a distanza» per migliorare la cura del corpo fai da te, chi si dedicherà alla formazione «dalla testa ai piedi» per ottimizzare questo periodo di lontananza e chiusura forzata dell'attività e chi, come nel caso di diversi parrucchieri della Valle Olona, soprattutto per signore, consegneranno a domicilio le tinte per i capelli, con tanto di pennellino, contenitore e mantellina usa e getta.
Un modo per evitare alle clienti degli strani miscugli di colore in testa, oltre che un'opportunità per mantenere vivo il rapporto con la clientela stessa, sicuramente prezioso nel momento della riapertura. Non sappiamo, però, quanto possano esserne felici mariti e compagni vari delle mogli o fidanzate di turno che dovranno armarsi di buona pazienza per tinteggiare i capelli delle loro amate, sostituendosi alle parrucchiere.
Questo giusto per stemperare un po' il clima, perché la situazione, anche del settore della cura della persona, è davvero complicata. E le difficoltà le riassume bene Giovanni Tropeano, hair stylist di Busto Arsizio, in questo suo sfogo su facebook: «È assurdo che ci dicano rossi, arancio... questo sì, questo no quando e come vogliono loro. E per di più all'ultimo. È ora di finirla, è ora di muoversi, basta!» si sfoga Tropeano aprendo anche l'argomento scuole chiuse, asili nido compresi, con tutti i bambini a casa e a carico delle famiglie pure nelle ore lavorative dei genitori, oltre che privati dei piccoli e grandi momenti di socialità che fanno bene ad ogni età.