Un confronto tra donne protagoniste del territorio, occasioni di lettura al femminile e un'iniziativa di prevenzione che vuole essere anche omaggio allo storico presidente della Lilt, Franco Mazzucchelli.
In occasione della Giornata internazionale della donna, l’amministrazione comunale di Busto invita alla riflessione sul senso della ricorrenza con alcune iniziative organizzate dagli assessorati alla Cultura e allo Sviluppo del Territorio che fanno capo alla vicesindaco Manuela Maffioli.
Ancora da conquistare
«La Giornata internazionale della donna ha l'importante merito di richiamare all'attenzione collettiva il tema delle pari opportunità, della parità di genere, cioè della necessità che donne e uomini siano considerati "pari": in famiglia, nella società, nel mondo del lavoro - commenta Maffioli -. Un tema che suona quasi inverosimile negli anni Duemila, ma che purtroppo, ancora oggi, in Italia come nel mondo, è invece una conquista per cui occorre lottare, come dimostra anche una certa involuzione che le donne stanno affrontando a seguito della pandemia e delle sue tante emergenze».
E aggiunge: «Una battaglia che deve però essere quotidiana, che deve vedere in prima linea proprio le donne, che devono affrancarsi da retorica e stereotipi, e che non deve far perdere di vista il tanto che si è, nel tempo, ottenuto, senza autocommiserazioni».
Di qui la scelta di dedicare una riflessione in questo giorno, in compagnia di donne del territorio «che si sono distinte per grandi traguardi raggiunti in termini di leadership e che, anche grazie ai loro ruoli, sono a propria volta promotrici di dinamiche virtuose sul fronte della parità di genere».
L’iniziativa è in agenda lunedì 8 marzo: su Rete55 andrà in onda una puntata speciale della trasmissione “Prospettive”, promossa in partnership tra la testata giornalistica VareseMese e l'amministrazione comunale alle ore 21 con un talk show ambientato nel giardino di Villa Ottolini Tosi. Parteciperanno le presidenti del Gruppo giovani dell'Unione degli industriali della provincia di Varese e del Terziario donna dell'Uniascom provinciale, rispettivamente Giorgia Munari e Cristina Riganti. Al centro della loro chiacchierata, con la conduttrice Chiara Milani, anche le conseguenze della pandemia sull’occupazione e sull’imprenditoria al femminile e le prospettive per i prossimi mesi.
Lettura e prevenzione
Sul fronte culturale, la Biblioteca Roggia proporrà una esposizione di volumi di cinque scrittrici (Harper Lee, Margaret Mazzantini, Isabel Allende, Doris Lessing, Margaret Atwood), cinque poetesse (Sylvia Plath, Emily Dickinson, Wislawa Szymborska, Vivian Lamarque, Rupi Kaur), cinque saggiste (Virginia Woolf, Eva Cantarella, Oriana Fallaci, Lea Melandri, Michela Murgia) e cinque scienzate (Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Marie Curie, Rosalind Franklin, Eva Mameli Calvino).
La mostra sarà accompagnata da una ricchissima bibliografia sul tema che sarà anche a disposizione sul sito del Comune.
Grazie poi alla collaborazione con la Lega Tumori-sezione Varesina di Busto Arsizio, sarà allestito un piccolo angolo dedicato alla prevenzione dei tumori femminili. Un importante contributo alla giornata che rappresenta anche un omaggio a Franco Mazzucchelli (LEGGI QUI) che, per anni, da presidente della Lilt si è speso per promuovere la cultura della prevenzione tra le donne e si è preso cura dei bisogni delle donne colpite dalla malattia.
Le sfide
Intanto anche l’assessore Osvaldo Attolini, delegato alle Pari opportunità, offre il suo contributo alla riflessione.
«Senza voler entrare nella valutazione della attuazione effettiva del principio di parità, bisogna riconoscere che la donna oggi si trova ad affrontare sfide di diversa natura che si intrecciano tra loro – osserva -. Tre sono gli ambiti sociali nei quali l’apporto femminile non è sufficientemente valorizzato: il primo è il mondo del lavoro, perché la donna deve confrontarsi con un’impostazione ancora improntata a codici maschili che determina una complessa conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro e le difficoltà sono aumentate con la pandemia e la crisi economica conseguente».
«In secondo luogo, occorre considerare la questione politica, anche con l’ introduzione delle cosiddette quote rosa che si sono rivelate per certi aspetti una trappola proprio per le donne, non riconoscendone a pieno l’effettivo valore legato alla persona in quanto tale – continua l’assessore -. Un terzo ambito è quello familiare, dove persiste tuttora uno squilibrio nella divisione dei compiti domestici. All’uomo si deve richiedere uno sforzo maggiore per partecipare alle attività di gestione della famiglia».
Infine, la presenza nelle comunità civili «di differenti modelli culturali legati alla figura della donna spesso derivanti da diverse concezioni antropologiche che vanno tuttavia ricondotte al rispetto di una effettiva parità di diritti e di doveri».
Lunedì anche le altre componenti al femminile della giunta Antonelli, Laura Rogora e Paola Magugliani celebreranno la ricorrenza in Comune, mentre il sindaco Antonelli e l’assessore Attolini parteciperanno alla presentazione di un nuovo servizio dedicato alle donne vittime di violenza realizzato da E.va onlus in collaborazione con l’Istituto San Carlo.