La location è l'ufficio del coordinatore provinciale dea Lega, Mirko Reto, ormai considerata la sala operativa della campagna elettorale. Al tavolo tutti i big del centrodestra varesino (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia e Varese Ideale), riuniti intorno a Roberto Maroni, per la prima volta questa sera operativo e in presenza dopo la convalescenza.
«Sto bene - rassicura coi pollici alzati - Siamo qui per lavorare al programma elettorale che nei giorni scorsi è stato portato avanti dai tavoli di lavoro». Tutti supervisionati a distanza, «perché Bobo c'è sempre stato. Siamo andati avanti seguendo le sue direttive e sotto il segno una di una coalizione unita, che a Varese - sottolineato dal tono di voce deciso di Mirko Reto - va d'accordo».
Merito del candidato «su cui non abbiamo mai avuto dubbi - gli fanno eco quasi come un mantra Salvatore Giordano, Domenico Battaglia, Matteo Giampaolo e Giacomo Cosentino - La figura di Maroni non è in discussione».
Tanto più adesso, che con Giancarlo Giorgetti al Governo, portare avanti i progetti per la Città Giardino sarà più semplice. «Una città che ha perso il suo splendore e che noi le riporteremo, con un progetto che ci lega tutti in maniera costruttiva. Questa amministrazione ha lavorato male, senza una visione e una prospettiva politica e programmatica della città».
La chiosa a Maroni, prima di iniziare il tavolo dei lavori: «L'unico obiettivo è riconquistare Varese e ce la faremo».