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Territorio | 01 febbraio 2021, 16:15

Musei aperti in zona gialla, ma solo in settimana. Una beffa per Volandia: «Non copriamo neppure i costi»

L'orario invernale del museo del volo di Malpensa prevede l'apertura solo nei weekend. Il presidente Marco Reguzzoni: «Abbiamo scritto al presidente Fontana: con 30.000 metri coperti e vari ettari di superfici esterne da noi nessun rischio di assembramento»

(foto dalla pagina Facebook di Volandia)

(foto dalla pagina Facebook di Volandia)

Con il passaggio della Lombardia in “Zona Gialla” è consentita la riapertura dei musei e dei luoghi della cultura nei soli giorni feriali. Una soluzione che però non è risolutiva per Volandia, anzi. «Quale istituzione museale lombarda ci stiamo interrogando sulla fattibilità secondo le suddette regole - scrivo da Volandia in una nota - anche perché l’orario invernale prevede per Volandia la sola apertura nei giorni festivi».

«Riaprire in settimana vorrebbe dire sovvertire totalmente ogni decisione razionale - spiega il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni - ciò nonostante, con il puro spirito di servizio, una decisione al riguardo verrà presa, mercoledì 3 febbraio, quando si riunirà il Consiglio Direttivo di Volandia».

«Escludere i weekend, che da sempre fanno registrare il flusso maggiore di visitatori, significa di fatto non permetterci neanche di coprire i costi fissi che la riapertura comporta ed è una scelta di difficile comprensione. Non dimentichiamo - prosegue Reguzzoni - che siamo reduci da un anno difficilissimo e in tal senso non posso che condividere e rilanciare le parole del direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Fiorenzo Galli, e mi associo alla richiesta sia riguardo l’estensione della riapertura anche ai weekend, sia per una pianificazione che è indispensabile per rimettere in moto macchine complesse come quelle museali».

«Nei giorni scorsi - spiega Reguzzoni - Volandia ha anche indirizzato al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e alla sua vice Letizia Moratti una rispettosa lettera nel tentativo di sottolineare che le decisioni circa la riapertura dovrebbero anche considerare gli spazi che i Musei hanno a disposizione, e nella speranza che la Lombardia possa derogare alle regole nazionali o si faccia portavoce delle nostre istanze presso il Governo. Nel nostro caso, con 30.000 metri coperti e vari ettari di superfici esterne, non si corre nessun rischio di assembramento».

«Riaprendo solo in settimana, dopo mesi così difficili e con il divieto di visite scolastiche, si ha la certezza di un’apertura solo ‘di bandiera’. Ciò premesso, non escludo che il Consiglio direttivo possa decidere di riaprire il museo, ma solo ed esclusivamente per quello spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto, in primis nei confronti del nostro pubblico» conclude il presidente.

Redazione

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