/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 16 dicembre 2025, 13:37

Lungo stop per i musei di Busto: si chiude il 7 gennaio per rinnovare, migliorare, ripensare

Porte chiuse alle Civiche Raccolte d'Arte a Palazzo Marliani Cicogna e al Tessile per un intervento sistematico alle strutture, preceduto da un lavoro sulle collezioni tra valutazioni, puliture, cataloghi. Manuela Maffioli, assessore alla Cultura: «È la prima volta in 30 anni, il rapporto col pubblico non si interromperà». Il sindaco: «Sarà un lavoro di mesi, una dimostrazione dell’attenzione al nostro patrimonio»

Lungo stop per i musei di Busto: si chiude il 7 gennaio per rinnovare, migliorare, ripensare

Stop & go per le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna e per il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale. La data di inizio per lo “stop” è definita: 7 gennaio 2026. Il momento della riapertura non è fissato. La durata dei lavori sulle strutture (dall’efficientamento energetico alle migliorie dell'accessibilità) e sulle collezioni (primo step del programma) è pronosticata in un anno circa. «Alla fine si tratterà di qualche mese» ha ipotizzato il sindaco, Emanuele Antonelli, nella conferenza stampa a Palazzo Gilardoni con cui l’intervento è stato presentato.

«È una notizia in qualche modo epocale – ha affermato l’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli – per la prima volta dall’istituzione dei due musei, nel 1990 Palazzo Marliani Cicogna, nel 1997 il Tessile, si interviene in modo sistematico. È prevista una prima fase in capo al personale che riguarderà le collezioni, con valutazioni sulle opere, anche nell’ottica di eventuali restauri e riflessioni su nuovi percorsi espositivi. Subentreranno le Opere Pubbliche e Agesp per mettere mano alle strutture».

Si lavorerà all’efficientamento energetico, agli impianti e all’accessibilità, l’importo è calcolato in circa un milione.

«È l’ennesimo intervento sui beni comunali – la puntualizzazione del primo cittadino – e piano piano ne faremo di ulteriori, su altri edifici che ne hanno bisogno. L'attenzione che riserviamo al nostro patrimonio prosegue».

«Il rapporto con il pubblico – ha rassicurato l’assessore Maffioli – non si interromperà». Perché la chiusura dei musei non corrisponde all’inaccessibilità totale delle strutture: resteranno agibili, per esempio, le sale gemelle al Tessile e quelle di “Uno spazio per l’arte” a palazzo Cicogna, con conferme per appuntamenti come M(a)y Fiber, l’ottobre del Tessile, il Festival fotografico europeo, il Busto Foto Contest e le mostre temporanee accanto alla Biblioteca. In secondo luogo, come anticipato dalle curatrici Erika Montedoro e Angela Cerutti, si cercherà di mettere in contatto la cittadinanza con il dietro le quinte delle due istituzioni, di facilitare la scoperta di ciò che in un museo succede ed è indispensabile, dalle verifiche sugli archivi (cartacei e digitali) a quelle sulla documentazione disponibile, dalle valutazioni sulle necessità di eventuali restauri fino all’approntamento di un nuovo progetto narrativo.

Non un discorso per pochi, visti i numeri sviluppati dalle due realtà comunali nel 2025: i visitatori del Museo del Tessile hanno superato quota 5.000, quelli delle Civiche Raccolte sono stati oltre 6.000. «Manterremo viva anche l’attività didattica – ha assicurato l’esponente della Giunta, affiancata dalla responsabile Laura Fusetti – apprezzata, nell’anno che sta per concludersi, da 170 classi scolastiche circa e, contando i laboratori destinati anche agli adulti, da oltre 4.400 persone».

S.T.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore