Presentato questa mattina nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera il programma dei 250 anni dalla fondazione.
La storia dell’Accademia
L’imperatrice Maria Teresa d’Austria, convinta dell’importanza di organizzare l’insegnamento delle Belle Arti, della pittura, della scultura, ornato ed architettura, decise di dare il via a questa istituzione il 22 gennaio 1776. Nel 1778 venne istituita la figura del segretario, quale depositario della vocazione umanistica dell’Accademia pronta a fondersi con le progressive novità artistiche. Sotto Giuseppe Bossi, segretario dal 1802 al 1807 dobbiamo un importante impulso culturale dal respiro internazionale (fu lui a realizzare il logo ufficiale dell’Accademia “Minerva che sostiene le grazie”). Oggi l’Accademia rappresenta una realtà composta da 4.500 studenti provenienti da 45 Paesi nel Mondo con circa 400 docenti di ruolo o a contratto. Una realtà in continua espansione che è diventata punto di riferimento nel mondo dell’arte, legato indissolubilmente all’attigua Pinacoteca, in una simbiosi perfetta e totalmente coerente con quanto insegnato ogni giorno in Accademia.
Il programma
Il via alle celebrazioni avverrà proprio il 22 gennaio 2026 ed il ricco programma previsto per sottolineare questa storica ricorrenza conferma la volontà dell’Accademia di “aprire” al grande pubblico la bellezza dell’arte partendo dal coinvolgimento di insegnanti e studenti che la frequentano ogni giorno.
L’inaugurazione dell’Anno Accademico sarà l’occasione per conferire la Laurea Honoris Causa al Maestro Giulio Paolini, uno dei più importanti artisti italiani contemporanei. Nello stesso giorno, secondo il programma recentemente pubblicato dal Ministero dell’Impresa e del Made in Italy è prevista anche l’emissione di un francobollo dedicato. Previste due Mostre in giugno e luglio, che si focalizzeranno sull’esperienza estetica nel mondo mediatico contemporaneo e sulle nuove tecnologie dell’arte. Fortemente voluto dall’Accademia sarà l’evento “Accademia Aperta” che permetterà al pubblico, per due mesi ed in via eccezionale, di accedere alle aule per sperimentare in prima persona il lavoro degli studenti, la laboriosità dei laboratori e prendere visione delle tecniche artistiche. In autunno sono previste una grande mostra dedicata a Francesco Hayez, “Brera, Modern and Contemporary” a Palazzo Citterio e “Magnolia”, una mostra dedicata alle opere dei giovani talenti diplomati negli ultimi anni. Ultima ma non meno coinvolgente, l’installazione permanente “Brera Svelata” con una carrellata di immagini e fotografie storiche che racconteranno il complesso di Brera.
Un nuovo logo per l’Accademia
Per il 250° anniversario è stato realizzato un nuovo logo, in sostituzione di quello storico di Giuseppe Bossi (risalente al 1810 circa). A realizzarlo The Branding Letters attraverso l’ideazione di Silvia Barbieri e Chiara Pomati: un logo che tratteggiando l’icona di Minerva si apre alle nuove esigenze di comunicazione senza rinunciare alla tradizione.
Il Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Diego Visconti così ha dichiarato: “Celebrare i 250 anni di un'Istituzione che ha plasmato la storia culturale del nostro Paese, formando generazioni di talenti e alimentando tradizioni artistiche di eccellenza, rappresenta per noi un onore e un impegno per l'avvenire. Oggi, infatti, non guardiamo solo al passato: stiamo già immaginando i prossimi 250 anni. Viviamo un presente proiettato verso un futuro in cui arte e innovazione tecnologica si intrecciano sempre più profondamente, aprendo orizzonti inediti di espressione e pensiero. L'Accademia di Brera affonda le sue radici nel cuore di Milano, in un quartiere che è diventato distretto globale della cultura, dell'arte e del design. Brera attrae studenti e visitatori da ogni parte del mondo, configurandosi come epicentro intellettuale da cui scaturiscono idee che contaminano discipline, generano dialoghi fertili tra tradizione e contemporaneità, e alimentano quella creatività che è motore di crescita per l'intera società. È proprio questa capacità di rinnovarsi costruendo sulle proprie radici e il proprio passato che garantirà all'Accademia di Brera un ruolo da protagonista anche nei secoli a venire, continuando a formare artisti capaci di interpretare il presente e immaginare il futuro”.
Brera, la sua Accademia e la Pinacoteca sono per Milano il “Distretto della bellezza” in un fantastico connubio tra arte, cultura, storia e rappresentano un polo attrattivo senza eguali nel mondo, risorsa importante e rara per la città e per l’intera Nazione.














