Quest’anno al Teatro alla Scala andrà in scena il 7 dicembre “Una lady Macbeth del distretto di Mcensk”, opera in quattro atti di Dmitrij Šostakovič che verrà diretta da Riccardo Chailly.
La Prima
Nel cinquantenario della morte di Šostakovič il Teatro alla Scala inaugura la Stagione con il suo capolavoro Una lady Macbeth del distretto di Mcensk, tratto dal racconto di Nikolaj Leskov in cui una giovane sposa con la complicità dell’amante uccide il marito e il tirannico suocero, ma viene scoperta e finisce per suicidarsi in Siberia, tradita da tutti. Dopo il debutto a San Pietroburgo, l’opera, che avrebbe dovuto essere il primo capitolo di una trilogia sulla condizione della donna in Russia, ebbe enorme successo in patria e all’estero. Stalin assistette a una rappresentazione a Mosca nel 1936; due giorni dopo apparve sulla Pravda la celebre stroncatura dal titolo “Caos invece di musica” con cui il regime metteva all’indice l’opera e il compositore. Anni dopo Šostakovič preparò una nuova versione che andò in scena a Mosca nel 1963 con il titolo Katarina Izmajlova, dopo che il sovrintendente Ghiringhelli aveva invano cercato di ottenerne la prima per la Scala. Oggi il Teatro presenta la versione del 1934 con la direzione del M° Chailly e il debutto del regista Vasily Barkhatov.
L’attesa
Come da tradizione i dieci giorni che precedono il debutto scaligero si moltiplicano le iniziative culturali che rendono l’evento ancora più sentito e condiviso. I prossimi appuntamenti, aperti al pubblico, saranno mercoledì 3 dicembre alle ore 18, presso il Ridotto Toscanini, con la presentazione del volume “La forza del destino”, ristampa del libretto originale della prima versione dell’opera, un manoscritto autografo di Francesco Maria Piave con le annotazioni di Giuseppe Verdi. Si tratta del primo tassello della collaborazione tra Teatro alla Scale e Il Saggiatore che proseguirà fino al 2028, quando si festeggeranno i 250 anni del Teatro.
Si prosegue sabato 6 dicembre con due appuntamenti. Alle ore 12, presso il Ridotto dei Palchi, si celebreranno gli 80 anni dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, occasione per presentare lo spot realizzato per l’occasione dagli allievi dell’Università IULM (libero accesso fino ad esaurimento posti). Fondata il 7 dicembre del 1945, l’AGIS riunisce associazioni di categoria, federazioni e fondazioni ed è presente sul territorio nazionale con Unioni regionali e interregionali. L’AGIS rappresenta gli imprenditori nei settori dell’esercizio cinematografico e delle attività, pubbliche e private, della prosa, della musica, della danza, dello spettacolo popolare, come il circo, lo spettacolo viaggiante e la musica popolare contemporanea. Alle ore 18 nella stessa location è previsto un interessante dialogo tra Fabiana Giacomotti e la costumista dell’opera Olga Shaishmelashvili, con l’intervento di Mattia Palma, direttore della Rivista del Teatro alla Scala, e Nico Vascellari.
Le iniziative istituzionali e l’impegno civile
Teatro alla Scala rinnova il proprio impegno civile con la firma del protocollo “No Woman No Panel-Senza donne non se ne parla”, iniziativa della Commissione Europea promossa in Italia dalla RAI volta all’inclusione delle donne negli eventi pubblici e di dibattito. Si tratta di un protocollo a cui aderiscono, oltre al Teatro alla Scala, importanti realtà culturali della città, il Conservatorio Giuseppe Verdi, l’Accademia di Brera e il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Per la generazione Under 30 sarà poi possibile incontrare il regista della Prima Vasily Barkhatov mentre i lettori di ViviMilano potranno assistere ad un dialogo tra il Maestro Riccardo Chailly e Gian Mario Benzing per un approfondimento dedicato alla visione artistica della nuova produzione inaugurale.
Giorni di trepida attesa che, come ogni anno, rinnovano la magia della Prima, evento che detta il tempo ed i ritmi frenetici e unici nella storia della città di Milano.














