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Cultura | 10 novembre 2025, 20:04

VIDEO. "Duemilalibri" inaugura la sua XXVI edizione con Roberto Parodi come primo autore ospite

Grande successo per l’apertura della ventiseiesima edizione della rassegna letteraria gallaratese. L’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti e il direttore artistico Alessandro Barbaglia firmano un’edizione di altissimo livello, portando a Gallarate autori tra i più letti del panorama nazionale. Elogi e congratulazioni da Attilio Fontana per un festival che guarda ai giovani e al futuro della lettura

Il MA*GA si è riempito di applausi e di emozione per l’inaugurazione di Duemilalibri 2025, la rassegna letteraria che da ventisei anni fa di Gallarate una delle capitali lombarde della cultura. L’opening, svoltosi oggi, lunedì 10 novembre, alle 17.30, ha sancito l’inizio ufficiale di una settimana che promette di essere memorabile per qualità, presenze e partecipazione.

A seguire, alle 18.30, il primo atteso appuntamento con Roberto Parodi e il suo libro "Facciamoci riconoscere", un invito alla libertà e all’autenticità che ha subito catturato il pubblico. In serata, alle 21, la coppia di psicologi e scrittori Alberto Pellai e Barbara Tamborini ha coinvolto la platea con Esci da quella stanza, un dialogo profondo sui rapporti tra genitori e figli nell’era digitale.

Mazzetti: « Un evento che cresce sempre di più ogni anno che passa»

Dietro la bellezza di questa rassegna c’è un lavoro immenso, portato avanti con determinazione e competenza dall’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti e dal curatore Alessandro Barbaglia, che anche quest’anno hanno saputo compiere l’impresa di riunire a Gallarate i più grandi autori del momento, molti dei quali ai vertici delle classifiche editoriali italiane.

Un impegno che non si esaurisce nei giorni della rassegna, ma che nasce da mesi di progettazione, contatti, letture e selezioni.
Ogni autore viene scelto con cura, ogni incontro pensato per valorizzare non solo i protagonisti della letteratura, ma anche il pubblico, i giovani e le scuole.
Un lavoro “dietro le quinte” fatto di visione culturale e instancabile dedizione: dalla definizione del calendario alle collaborazioni con le case editrici, dalla logistica delle sedi alle attività di promozione e comunicazione: «E’ una manifestazione a cui tengo molto e che cresce ogni giorno di più grazie al mio instancabile compagno di squadra Alessandro Barbaglia e con il sostegno del sindaco Andrea Cassani ma anche grazie a Regione Lombardia con l’aiuto del Presidente Attilio Fontana e dell’Assessore alla Cultura Francesca Caruso. »

Duemilalibri è il frutto di un anno di lavoro silenzioso ma appassionato un percorso che mette insieme persone, idee e visioni, con un unico obiettivo: fare di Gallarate una città che vive la cultura, che la riconosce e la coltiva ogni giorno, lo conferma anche il primo cittadino di Gallarate che ricorda di essere giunto alla sua nona edizione in veste di sindaco.

Riconoscimenti regionali

La Regione Lombardia ha espresso il proprio plauso all’amministrazione comunale per la qualità della manifestazione. Il presidente Attilio Fontana ha elogiato l’impegno del Comune di Gallarate, sottolineando l’importanza di iniziative come Duemilalibri per arricchire il programma culturale anche in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Il Presidente chiude con un’espressione di ulteriore orgoglio per la sua provincia d’origine «Siamo lombardi siamo varesini e come sempre siamo i migliori» a recrudescenza di quanto la città di Gallarate si stia impegnando per diventare un polo culturale all’avanguardia.

Barbaglia: «Un bouquet di fiori che si appresta a fiorire»

Il direttore artistico Alessandro Barbaglia, anche quest’anno anima poetica e organizzativa della rassegna, ha sottolineato la sfida e la gioia di dare forma a un evento di tale portata: «Un bouquet di fiori che si appresta a fiorire» per descrivere la ricchezza e la varietà di autori e di temi che sono stati portati in rassegna quest’anno.

Un programma ricco e trasversale

Nei prossimi giorni, il festival proseguirà con oltre trenta incontri dedicati ai diversi linguaggi della narrazione: dalla saggistica alla narrativa contemporanea, dal romance alla poesia, dallo sport alla cucina. Una proposta trasversale e inclusiva, che mantiene l’anima originaria di Duemilalibri: portare la cultura fuori dalle aule e dentro la vita delle persone. Anche in questa edizione, un’attenzione particolare è rivolta al mondo della scuola attraverso il progetto #FUORIPROGRAMMA, che porterà gli autori tra i banchi e nelle biblioteche, rafforzando il legame tra lettura e formazione.

La lezione del Parods «Il segreto non è inseguire i propri sogni ma i propri talenti»

Roberto Parodi (scrittore ma anche influencer da oltre 400mila follower sul suo profilo instagram @il_parods) dialoga con la giornalista Annarita Briganti attorno alle ragioni che lo hanno portato a scrivere il libro “Facciamoci riconoscere” «Ho scritto questo libro anche per le nuove generazioni, non serve a niente andare in giro con il nome delle griffe stampate sulle felpe. Bastano pochi capi ma di ottima qualità per essere eleganti» sintetizzando con semplicità il grande tema del fast fashion contrapposto a quello della moda consapevole. Una presentazione ironica e drammaticamente reale del consumo e accumulo compulsivo che contrasta con lo spazio che accoglie le parole dell’ospite più social di questa edizione di Duemilalibri. 

Una sala Missoni gremita e un pubblico divertito alle battute di Roberto Parodi e al suo modo di comunicare così dissacrante e marcatamente milanese ma che descrive perfettamente un modo dove l’eleganza non si traduce solo nel “sapersi vestire” ma anche dalle maniere con cui si interagisce nella società senza scadere nel bon ton che come dice il Parods «È solo per vecchie contesse incartapecorite». 

A conclusione un ultimo ma fondamentale racconto di vita e un messaggio che vale a qualsiasi età «Il segreto non è inseguire i propri sogni ma i propri talenti» perché la vera ricchezza di un individuo non è avere soldi ma avere tempo da dedicare alle proprie passioni.

Alice Mometti

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