Il Consiglio regionale della Lombardia ha, di fatto, “sfiduciato” la sottosegretaria a Sport e Giovani Federica Picchi, esponente di Fratelli d’Italia.
Con 44 voti favorevoli e 23 contrari, l’assise ha approvato la mozione presentata da alcune forze di opposizione che impegna il presidente Attilio Fontana a «valutare la rimozione del sottosegretario, ritenendo non adeguata la sua permanenza in carica, in quanto le sue affermazioni ledono l’integrità istituzionale e la credibilità delle politiche regionali in materia di salute pubblica».
E, esprimendosi con voto segreto, anche venti colleghi di maggioranza hanno votato “contro” la collega di FdI. «Spaccatura della coalizione di destra evidentissima», il commento a caldo del consigliere varesino del Pd Samuele Astuti.
Alla sottosegretaria vengono contestate delle storie sui social con le dichiarazioni del ministro della Salute americano Robert F. Kennedy Jr e un riferimento a uno studio dal quale risulterebbe un importante aumento del rischio di autismo in seguito al vaccino per l’epatite B, «rinviando a tesi e dichiarazioni che la stessa comunità scientifica nazionale e internazionale ha apertamente smentito», si legge nella mozione. Che così prosegue: «Sono stati pubblicati sui canali del sottosegretario estratti di interviste e dichiarazioni - attribuite anche a cariche governative degli Stati Uniti - secondo cui “l’autismo è causato dai vaccini”, promuovendo narrazioni socialmente controverse e smentite dalla comunità scientifica internazionale».
Il dibattito
Il capogruppo del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino, primo firmatario della mozione, ha esordito chiedendo subito il voto segreto. «Non possiamo in alcun modo, come Regione Lombardia, andare dietro a tesi antiscientifiche – ha aggiunto –. Tesi incompatibili con le scelte fatte da questa istituzione. Avremmo apprezzato un atteggiamento diverso dalla sottosegretaria, con un’assunzione di responsabilità che non si è verificata».
Parere condiviso anche dai colleghi di opposizione di Italia Viva, Patto Civico e Movimento 5 Stelle.
Per Fratelli d’Italia, invece, quello delle minoranze è «un ingigantimento e una strumentalizzazione politica nei confronti di un sottosegretario allineato con le scelte regionali – le parole del capogruppo Christian Garavaglia –. L’obiettivo è colpire la maggioranza e le politiche regionali». Il messaggio ai colleghi di centrodestra: «Non cadete in questo tranello, ci sia una risposta unanime nel sostenere le politiche vaccinali che la Regione ha fatto e farà sue e nel sostenere la compattezza di questa maggioranza».
«Noi non condividiamo quanto è stato postato, ma questa mozione vuole dividere la maggioranza e vuole censurare il libero pensiero e il dibattito, come è tipico della sinistra – ha affermato il capogruppo leghista Alessandro Corbetta –. Il sottosegretario deve essere valutato per il suo lavoro sul campo, non per i post su Facebook».
Anche il sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza ha confermato «piena fiducia nell’operato» della collega Picchi.
Ma il risultato del voto (segreto) non ha rispecchiato quanto ascoltato in aula. 44 i consiglieri che hanno dato parere favorevole alla mozione, con 23 contrari. Venti i franchi tiratori nel centrodestra. Vedremo quali saranno le conseguenze.
Il commento di Astuti (Pd)
«È un no secco alle sorelle Meloni e arriva il giorno successivo la visita non casuale ai consiglieri di Fratelli d’Italia di Arianna Meloni e Giovanni Donzelli – dichiara Samuele Astuti (Pd) in una nota diffusa poco dopo il voto –. Sono venuti qui a serrare le file a sostegno di Picchi, evidentemente senza successo. La spaccatura della coalizione di destra è evidentissima e ogni voto segreto è per loro a rischio. Detto questo, Fontana prenda atto del voto e rimuova Picchi, perché affermazioni no vax non sono compatibili con ruoli di responsabilità in Regione Lombardia».










