Viabilità, rigenerazione e riqualificazione urbana, attrattività degli investimenti, degli startupper e dei giovani, strutture per la formazione, collegamenti con l’area industriale, posizione strategica della città a livello infrastrutturale. Sono questi alcuni dei temi emersi questa mattina durante l’incontro che il Presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini, ha avuto con il Sindaco di Gallarate, Andrea Cassani e con l’Assessore al Territorio del Comune, Sandro Rech. Presenti al confronto che si è tenuto nella sede gallaratese degli industriali varesini, oltre una ventina di imprese della zona di ogni settore e grandezza e il Direttore di Confindustria Varese, Silvia Pagani.
Continua, dunque, la serie di faccia a faccia con le Amministrazioni comunali e le istituzioni più rilevanti del territorio, messa in calendario da Confindustria Varese dopo l’entrata in carica del nuovo Consiglio di Presidenza. Obiettivo: rispondere a una richiesta esplicita avanzata dalla compagine associativa del sistema manifatturiero locale nel momento della designazione di Galdabini a nuovo Presidente dell’Associazione datoriale. Ossia quella di rilanciare l’azione di rappresentanza per aprire un confronto con il decisore politico locale ed entrare nel merito di quelle che sono le progettualità lato economico, infrastrutturale, territoriale, ambientale, turistico e commerciale, con i relativi impatti di investimento e di attrattività su un territorio in continua evoluzione e dove la manifattura riveste un ruolo centrale.
Dopo gli incontri con i Sindaci di Varese e Busto Arsizio, ora è stata la volta dell’Amministrazione di Gallarate.
Una tra le città più densamente abitate in Italia e in provincia e che vanta una densità di unità locali di imprese (sia totale, sia esclusivamente manifatturiere) ben superiori alla media provinciale, regionale e nazionale: 310,7 aziende private per chilometro quadrato. Sono 26, invece, le unità locali delle attività industriali che si registrano sempre per chilometro quadrato. Contro un media provinciale di 6,2, di un dato lombardo di 3,5 e nazionale di 1,4. Per quanto concerne la distribuzione degli addetti nei vari comparti, al primo posto si piazza il mondo dei servizi alle imprese, con una quota di oltre il 33% dei dipendenti sul totale, 11 punti percentuali in più rispetto alla media del Varesotto che si ferma al 22%. Sono più di 540, invece, le unità locali manifatturiere presenti sul territorio di Gallarate che danno lavoro al 18,7% degli addetti totali.
Gli interventi dell’Amministrazione Comunale, di Confindustria Varese e delle imprese hanno portato l’attenzione su queste tematiche: recupero aree dismesse e rigenerazione urbana; posizione strategica della città al centro di importanti reti viarie e ferroviarie e grazie alla vicinanza di Malpensa; formazione, ruolo delle Fondazioni Its Academy (in particolare lo sbarco a Gallarate di Its Incom), investimenti nell’ammodernamento delle strutture scolastiche e nella creazione di spazi per i giovani e gli startupper (con possibili sinergie con il progetto Mill di Confindustria Varese a Castellanza); investimenti nello sport (cittadella, stadio, palazzetto e recupero piscina Moriggia); viabilità e nuove infrastrutture a supporto; gli orari del collegamento di trasporto pubblico tra stazione ferroviaria e area industriale; collegamento della stessa area industriale con l’aeroporto di Malpensa; gli impatti sulla viabilità della chiusura per quattro mesi, a partire da dicembre, dell’entrata in autostrada A8 da Gallarate, direzione Milano; le potenzialità del territorio in termini di investimenti esteri.
Commenta così l’incontro il Presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini: «Diversi gli spunti emersi e le proposte avanzate, di cui ora continueremo a farci portavoce e attenti osservatori, con spirito collaborativo e costruttivo, nei confronti dell’azione amministrativa. Con un’attività di rappresentanza costante e che vuole fare da punto di riferimento sia della dimensione collettiva degli interessi del sistema produttivo da tutelare, sia dei dossier che via via possono riguardare le esigenze di rapporto con la Pubblica Amministrazione delle singole aziende del gallaratese.
Vogliamo garantire con questa azione di rappresentanza due aspetti fondamentali della competitività del nostro territorio: da una parte, la valorizzazione delle specificità e delle varie vocazioni di una provincia così diversificata e multipolare come quella di Varese; dall’altra, contribuire al dialogo tra le varie amministrazioni comunali e le altre istituzioni locali, per andare oltre le logiche di campanile e le differenze di colore politico, con l’obiettivo di favorire una politica di sviluppo economico e sociale condivisa e coordinata.
I settori dei servizi alle imprese e dell’industria rappresentano punti di riferimento e pilastri della creazione di benessere economico e sociale di Gallarate. Lavorare insieme per creare contesti favorevoli al loro sviluppo vuol dire creare i presupposti per dare un futuro ai cittadini e, soprattutto, ai nostri giovani».
Il Sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, dichiara: «Gallarate è una città dal tessuto imprenditoriale tra i più vivaci della provincia, con un’altissima densità di imprese che testimonia la forza e la vitalità del nostro territorio. Il dialogo con Confindustria Varese è fondamentale per accompagnare e sostenere questa crescita, lavorando insieme per rendere la città sempre più competitiva e attrattiva per investimenti, giovani e startupper. Durante l’incontro sono emerse proposte e richieste concrete da parte delle aziende del territorio, che riguardano infrastrutture, viabilità, collegamenti con l’area industriale e attrattività degli investimenti.
L’Amministrazione si impegna a raccoglierle e a dare loro seguito nei limiti delle proprie competenze, proseguendo in un confronto costruttivo con il mondo produttivo per costruire insieme una Gallarate sempre più efficiente e moderna».
Temi economici e infrastrutturali, ma non solo. Durante l’incontro Galdabini ha voluto sottolineare anche «la vocazione culturale di Gallarate, grazie al Museo MaGa, al centro del nostro progetto Patto per le Arti che ha l’obiettivo di aumentare il numero di imprese che investono nel sostegno al patrimonio artistico e museale. L’intenzione è quella di impostare una strategia coordinata e territoriale che sia in grado di coinvolgere il sistema industriale nella valorizzazione dell’arte contemporanea come leva di attrattività. La competitività delle imprese si gioca anche su questi terreni nuovi di impegno, solo apparentemente lontani dalle nostre aziende».














