Il primo corso di laurea magistrale a Busto è ufficialmente partito oggi. Ma più che un traguardo, è un nuovo inizio. Concetto ribadito questa mattina, lunedì 20 ottobre, nella sala Tramogge dei Molini Marzoli da tutte le parti coinvolte. Per l’inaugurazione della laurea magistrale in Scienze delle attività motorie preventive e adattate dell’Università dell’Insubria c'erano la rettrice Maria Pierro, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, l’assessore Chiara Colombo, il direttore generale dell’Insubria Antonio Romeo, la delegata della rettrice per il Polo di Busto Tiziana Rubino e il presidente del corso di laurea Giampiero Merati, oltre naturalmente ai giovani protagonisti di questo nuovo round.
Ufficialità ed emozioni
Un passo non solo burocratico o ufficiale, e difatti con tracce di emozione. C'è ad esempio quella confessata dallo stesso sindaco Antonelli, che ha osservato come questo sia un altro sogno realizzato, «un sogno che Busto ha avuto per tanti anni». La città, con la sua posizione strategica non sempre premiata dai riscontri ufficiali, incassando questo corso ora guarda avanti. Ci sono «grandi prospettive» per il futuro accademico, e dunque lavorativo: il sindaco ha menzionato ad esempio gli spazi dell'ex ospedale, compito che spetterà alle successive amministrazioni, ma che intanto si sta già vagliando.
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Idee che riecheggiano pure nel discorso dell'assessore Chiara Colombo, forte anche della sua lunga esperienza di insegnante : «I ragazzi sono cambiati molto, come è cambiato il modo di lavorare, il lavoro stesso. I nostri studenti all'estero ricevono grandi riconoscimenti». Questo, proprio grazie all'ottima formazione che ricevono nel territorio. Un territorio di cui dobbiamo essere orgogliosi, ha ribadito Colombo. E che ambisce a riottenere quella centralità dell'era industriale, di fine Ottocento.
Risposte a un territorio che cambia
Massima soddisfazione per l'università, a cui il sindaco ha riconosciuto un cambio di passo. L'inaugurazione è iniziata ed è stata poi scandita con l'intervento della delegata della rettrice per il Polo di Busto Tiziana Rubino, che quindi ben conosce la situazione e le potenzialità di questa realtà ai Molini. Vicinanza di spazi, significa offrire contaminazioni positive per dare sempre più risposte a quest'area.
La rettrice Maria Pierro ha sottolineato: «Questo è un corso a cui teniamo particolarmente e sul quale abbiamo puntato tantissimo». In un territorio - e in un Paese, ma anche oltre - che invecchia, si tratta di formare figure che potranno aiutare a far scorrere questo processo serenamente e con meno problemi possibili. Nasceranno infatti professionisti capaci di promuovere salute e benessere attraverso il movimento, con interventi mirati alla prevenzione, al recupero funzionale e all’inclusione. «Ci sono stati grandi progressi e grandi cose potranno essere fatte» ha ribadito la rettrice.
Il dg dell'Insubria Antonio Romeo ha insistito sulle «nuove sinergie», oltre che sulla partecipazione attiva delle nuove generazioni a Busto: «Questa è una nuova stagione che corona tre esigenze: questa sinergia appunto, un quadro nuovo di rapporti tra università e Comune, la formazione dei giovani su questo tema e la sinergia con il mondo dello sport e del benessere».
Infine, prima della visita ai laboratori, ha tracciato la strada il presidente del corso di laurea Giampiero Merati. Ricordiamo che i laureati otterranno la qualifica di chinesiologo delle attività motorie preventive e adattate e si opererà in stretto collegamento con il Centro di ricerca per l’Invecchiamento di successo. «Abbiamo tre missioni - osserva il professor Merati - il contrasto all'inattività fisica e in Italia oggi solo il 50% è attivo, il 23% parzialmente, il 27% sedentario». Altra direzione cruciale è aiutare le persone con disabilità, 5 milioni nel nostro Paese. Ultimo ma non ultimo, l'obiettivo è lavorare per la post riabilitazione e il laureato sarà figura cardine della palestra della salute.
Dalle patologie cardiache a quelle oncologiche, l'attività fisica fa la differenza. Busto ora sta preparando chi può scrivere un nuovo capitolo sul fronte della salute e del benessere.