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Cronaca | 09 ottobre 2025, 13:12

Convalidati gli arresti per il tentato omicidio sul lungolago di Luino

Il gip del Tribunale di Varese ha disposto il carcere per due dei giovani coinvolti nella rissa armata di sabato scorso, mentre il terzo sconterà la misura a casa di un parente

Convalidati gli arresti per il tentato omicidio sul lungolago di Luino

(da LuinoNotizie.it) Restano in carcere due dei tre giovani fermati dopo la violenta aggressione avvenuta lo scorso fine settimana sul lungolago di Luino. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, Niccolò Bernardi, ha convalidato gli arresti per tentato omicidio e per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, mentre ha escluso il reato di porto d’armi. Il terzo ragazzo, difeso dall’avvocato Martina Zanzi, sconterà invece la misura ai domiciliari.

I tre indagati, di 18, 19 e 20 anni, sono stati ascoltati nella mattinata di ieri presso la casa circondariale dei Miogni a Varese. Due di loro, cittadini tunisini – uno dei quali senza fissa dimora – e il terzo nato in Italia da genitori nordafricani, hanno accettato di rispondere alle domande del gip, fornendo una versione diversa rispetto a quella emersa dai primi accertamenti condotti dai carabinieri della Compagnia di Luino.

Secondo la ricostruzione dei militari, il gruppo nordafricano avrebbe avvicinato alcuni giovani italiani seduti su una panchina per proporre loro della droga. Al rifiuto, la situazione sarebbe degenerata fino alla violenta colluttazione culminata con l’uso di un machete e di un coltello. Uno dei ragazzi italiani, un 17enne, ha riportato una grave lesione al braccio con danni a tendini e ossa, mentre un altro giovane di 24 anni è stato medicato per ferite più lievi.

I tre arrestati sostengono invece di essersi recati in piazza Libertà con l’intento di acquistare sostanze stupefacenti e di essere stati aggrediti per primi. Hanno dichiarato che la discussione sarebbe degenerata in una rissa e che uno di loro avrebbe raccolto un coltello da terra solo per difendersi. «Nessuno di noi aveva armi», hanno ribadito davanti al magistrato, negando ogni intento offensivo.

Agli atti dell’inchiesta figurano anche diversi video amatoriali girati da presenti, che mostrano frammenti della colluttazione e la fuga delle persone presenti sul lungolago. Le armi utilizzate, un machete e un coltello, sono state rinvenute poco dopo nei pressi del municipio e sottoposte a sequestro. I tre ragazzi erano stati rintracciati ancora nella zona, fermati e portati in caserma per l’identificazione.

Le indagini proseguono per chiarire le responsabilità individuali e verificare la veridicità delle versioni fornite. Gli inquirenti stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, insieme ai filmati dei cellulari acquisiti durante la serata, nel tentativo di ricostruire in modo dettagliato la sequenza dei fatti.

L’episodio, avvenuto in un’area affollata da famiglie e giovani, ha destato forte preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni locali. Nei giorni successivi, il tema della sicurezza è tornato al centro del dibattito politico, con interventi del sindaco Enrico Bianchi e dell’opposizione, con le critiche dei consiglieri Andrea Pellicini e Furio Artoni.

Lo scorso lunedì erano stati confermati i tre arresti, seguiti dalle dichiarazioni del primo cittadino che aveva definito il fatto «grave e intollerabile». Martedì, poi, il consigliere di Cassano Valcuvia e giovane forzista Lorenzo Vigo aveva invitato a unire gli sforzi per rafforzare la collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e amministrazione, ribadendo la necessità di risposte concrete per evitare nuovi episodi di violenza.

da LuinoNotizie.it

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