Un dialogo virtuoso tra arte e impresa, simbolo di una comunità che cresce attraverso la cultura. Si è svolta al Museo MAGA di Gallarate la seconda edizione di Patto per le Arti. Collecting the Future, l’iniziativa congiunta di **MAGA** e Confindustria Varese che celebra il legame sempre più solido tra mondo produttivo e istituzioni culturali.
Ad aprire la serata sono stati il Sindaco di Gallarate Andrea Cassani e l’Assessore alla Cultura Claudia Mazzetti, che hanno portato i saluti istituzionali sottolineando il valore di un progetto capace di unire visione culturale e spirito imprenditoriale. «Siamo qui alla seconda edizione del Patto per le Arti, sicuramente un incontro positivo per la città» ha dichiarato il sindaco Cassani. «In questi due anni questo progetto ci ha dato una grandissima mano, quindi non possiamo fare altro che essere grati ai nostri imprenditori e al tessuto produttivo di Gallarate che, sin dalla nascita di questo museo con la Fondazione Zanella, ci hanno sostenuto per far sì che l’offerta artistica della città fosse superiore a molte altre. Andiamo a riconoscere il merito agli imprenditori con un riconoscimento che è un piccolo gesto a fronte di tanto impegno e tanto amore che dedicano alla città».
«Il patto che si è creato tra MA*GA, Confindustria e le tante aziende del territorio che hanno deciso di sostenere il museo è importante perché da qui sono nati progetti artistici innovativi» ha evidenziato l’assessore alla Cultura di Gallarate, Claudia Mazzetti. «Io mi sono innamorata di questo museo e delle attività che vengono proposte, e sono contenta che anche altre aziende abbiano capito il valore del lavoro svolto per i giovani, per la comunità e per l’intero territorio. Sono molto contenta del numero di aziende che sostengono il museo, perché vuol dire che il lavoro che viene svolto ogni giorno al suo interno è riconosciuto come importante non solo per i giovani ma anche per tutta la comunità».
Dopo i saluti istituzionali, hanno preso la parola Mario Lainati, Presidente del Museo MAGA, e Luigi Galdabini, Presidente di Confindustria Varese, che hanno ribadito la forza di un’alleanza ormai consolidata. «Il fatto che noi siamo qui oggi e che abbiamo fatto parte di questo progetto significa che ci crediamo» ha dichiarato Galdabini. «La nostra presenza qui è dovuta alla volontà di rafforzare e ampliare la rete di imprese che portano risorse a questo progetto. Non lo facciamo per desiderio di mecenatismo e basta, ma perché pensiamo che l’arte contemporanea – che qui al MAGA trova casa – possa essere una leva di attrattività nei confronti soprattutto dei giovani. E questo rientra anche in quel grande progetto che è Varese 2050».
Il MAGA e Confindustria Varese hanno quindi voluto omaggiare i nuovi aderenti al Patto con una scultura appositamente progettata e realizzata. Per questa seconda edizione, la scelta è caduta sull’artista Alice Ronchi, autrice dell’importante installazione permanente realizzata nel 2024 al Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa, all’interno del progetto “WOW – Walls of Wonder”. Invitata sul palco insieme alla Direttrice del Museo Emma Zanella, l’artista ha illustrato il significato della scultura Light Temple (Moon), parte del più ampio progetto Temple of Light, sviluppato in diverse scale e tirature. «La tonalità azzurra applicata all’estremità superiore distingue questa edizione speciale, realizzata in tiratura limitata esclusivamente per i sostenitori del MAGA aderenti al Patto per le Arti» ha spiegato Ronchi, «un segno tangibile di condivisione e partecipazione ai progetti culturali del Museo».
È seguita la cerimonia di consegna delle opere ai rappresentanti delle aziende partner, un momento di grande partecipazione e riconoscimento. Sul palco si sono alternati Lainati e Galdabini, che hanno consegnato le sculture ai referenti delle imprese sostenitrici del progetto: tra loro Luca Missoni, Direttore Artistico dell’Archivio Missoni, Raffaele Saporiti di Saporiti Italia, Giorgio Albè di A&A Studio Legale, Roberto Bonaldo della Banca Popolare di Sondrio – Gruppo BPER Banca, Silvia Pagani di Confindustria Varese, Oliviero Bistoletti di EDAM, Paolo Fazzini di Fazzini, Michele Moglia di Italiana Diamanti, Paolo Lamberti di Lamberti SpA, Luciano Bolzoni per SEA Milan Airports, Carmelita Cimmino per Yamamay, l’ingegner Riccardo Fiorina per Tessitura Carlo Bassetti, Marco Prandoni per Camal – Le vie del Cotone, Eleonora Merlo per IVNG e Salvatore Truculento per Valore BF. Assente, per motivi organizzativi, il rappresentante di Ricola.
In chiusura, la Direttrice Emma Zanella ha presentato in anteprima la prossima grande mostra del MA*GA, “Kandinsky e l’Italia”, che aprirà il 30 novembre in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia – Ca’ Pesaro, confermando il ruolo del museo gallaratese come polo culturale di rilievo nazionale. Zanella ha inoltre annunciato i primi due sponsor della mostra: Enercom, rappresentata dall’ingegner Donato Stanca, e Giotto, Educational Partner del progetto espositivo, sottolineando che «sono previste iniziative promozionali e percorsi didattici che accompagneranno l’apertura dell’esposizione, nel segno della partecipazione e della divulgazione artistica».
Con Patto per le Arti. Collecting the Future, il Museo MA*GA e Confindustria Varese confermano l’impegno condiviso a promuovere un ecosistema in cui l’arte diventa motore di innovazione, coesione e identità per tutto il territorio varesino, rafforzando la vocazione culturale di Gallarate come una delle capitali creative della Lombardia.