Ad essere protagonista dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Gorla Minore è stata la volontà, espressa da tutte le forze consiliari, di migliorare la comunicazione con i cittadini anche, e soprattutto, quando si parla di argomenti ostici come il bilancio, che spesso risulta difficilmente comprensibile anche agli addetti ai lavori.
A introdurre la discussione è stata una mozione presentata dal gruppo Per una comunità rinnovata, che ha chiesto all’amministrazione di “dare mandato agli uffici comunali competenti di realizzare il bilancio POP come strumento per rendere leggibile un documento contabile complesso, che rappresenti le performance del Comune. Questo bilancio dovrebbe essere integrato con i dati contabili delle società e delle organizzazioni delegate all'erogazione di servizi e prestazioni”.
A illustrare la mozione è stato il capogruppo Fabio Lorvetti: «Negli anni scorsi la nostra lista civica, supportata dall’amministrazione comunale, organizzava incontri pubblici rivolti a tutti i cittadini interessati, al fine di illustrare il bilancio comunale e fornire le indicazioni necessarie per leggerne correttamente i contenuti.
Rendendo più accessibile la rendicontazione di quanto fatto e la pianificazione delle attività future con il bilancio POP, potremmo confermare il nostro impegno a essere vicini alle esigenze e alle aspettative della cittadinanza».
Dopo aver spiegato in cosa consista il bilancio POP – Popular Financial Reporting – il capogruppo di minoranza ha proseguito, sottolineando come esso
«nasca e si consolidi come lo strumento più efficace e maggiormente comprensibile ai non addetti ai lavori; fornisca degli approfondimenti tematici che, con immagini e grafiche, raccontano le attività dell'amministrazione pubblica e traducano le informazioni complesse in notizie semplici e accessibili».
Uno spirito che non ha trovato l’opposizione della maggioranza, la quale ha però evidenziato come la realizzazione di un simile documento rappresenti un impegno aggiuntivo per gli uffici comunali.
«Lo sforzo per realizzarlo è abbastanza ingente – ha commentato la sindaca Fabiana Ermoni – e al momento non ci sono il tempo e le risorse per portarlo avanti. Tuttavia, anche noi condividiamo l’idea di semplificazione e di chiarimento per il cittadino, soprattutto quando si tratta di un argomento molto ostico come il bilancio.
Per questo proseguiremo a presentarlo con diversi grafici, cercando di renderlo il più accessibile possibile, ma il bilancio POP, così come è strutturato, sarà un divenire, poiché non crediamo di riuscire a portarlo avanti in così breve termine.
Non c’è la possibilità di realizzarlo internamente, al momento, e bisognerebbe ricorrere a una società che lo faccia per noi. Quindi lo valuteremo in un secondo step, perché anche noi siamo nell’ottica di andare verso una comunicazione sempre più semplice ed efficace per il cittadino».
Una risposta che non ha soddisfatto pienamente il capogruppo Lorvetti: «In realtà si tratta solo di una rivisitazione di quello che è il bilancio, fatta da dei programmi specifici – ha ribattuto – basta solo iniziare a informarsi, sentire i costi e capire se è sostenibile. Dire a priori che non c’è la possibilità di farlo mi sembra fuori luogo. Riteniamo che si possa iniziare a lavorare per poterlo realizzare».
Il resto della seduta, che si è aperto con una comunicazione della sindaca Ermoni sull’ufficialità, dal 1° ottobre, dell’incarico al nuovo assessore Graziano Cortesi (Leggi QUI), scelto tra coloro che, alla scorsa tornata elettorale, hanno ricevuto maggiore consenso dai gorlesi tramite le preferenze, ha visto l’aula osservare un minuto di silenzio per ricordare Ugo Menoncin e il dottor Giulio Bollini, figure importanti all’interno della comunità, scomparse negli ultimi mesi.
Anche Gorla Minore, così come Marnate, ha poi approvato l’Atto di indirizzo per il compimento di tutti gli atti necessari e propedeutici alla valutazione di fattibilità tecnico-economico-giuridica per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti mediante la formula dell’in house providing.
L’assemblea è poi passata all’approvazione del Piano del diritto allo studio, che regola, come ricordato dal capogruppo di maggioranza Rossano Belloni, i rapporti tra amministrazione comunale e istituti «per offrire ulteriori opportunità educative e formative per gli alunni.
È predisposto con spirito di confronto e di reciproca collaborazione con le scuole, al fine di offrire le migliori condizioni possibili per un’offerta formativa di qualità, capace di promuovere un buon rendimento scolastico degli alunni, valorizzando al meglio le potenzialità di ognuno».
Infine, la seduta si è conclusa con il ritiro, da parte del gruppo Per una comunità rinnovata, della “Mozione per Gaza”, a causa della volontà dell’amministrazione di integrarla per «dare maggior dettaglio e inserire informazioni che evitino che una cosa più sintetica possa essere strumentalizzata - ha spiegato la prima cittadina - noi abbiamo inserito una serie di ulteriori proposte che vorremmo, come Consiglio, chiedere al Governo italiano».
Una richiesta di emendamento che, come ha evidenziato la consigliera Martina Orlandi, «snatura completamente la mozione che abbiamo presentato». Per questo, la decisione del gruppo è stata il ritiro, poiché - ha concluso Lorvetti - «stiamo parlando di una modifica che aggiunge due pagine a una piccola parte della nostra mozione, i cui contenuti non sono assolutamente condivisibili».