(Adnkronos) - "Un generale, c'è solo un generale". La platea dei giovani della Lega accoglie così a Pontida, tra cori e applausi, l'arrivo del vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci.
"No, aspiro a continuare a fare il mio lavoro, che è quello di europarlamentare, al meglio delle mie possibilità: questo è il mandato che mi hanno dato 563mila elettori". Queste le parole del generale al suo arrivo, rispondendo a chi chiedeva se aspirasse a diventare segretario della Lega.
"Io sono venuto qua a portare me stesso. Nella Lega chiunque porta il meglio di sé. Io vannaccizzo, Fontana fontanizza, Romeo romeizza e faremo la Lega grande", la replica a una domanda sulla presunta 'vannacizzazione' della Lega
Rispondendo poi al perché qualcuno vede la vannaccizzazione come un problema, Vannacci ha replicato: "Non mi risulta. L’hanno inteso in un’accezione diversa rispetto a quella che intendo io. A me non hanno mai detto nulla, io normalmente quando ho un problema con quella persona, mi rivolgo a quella persona, non mi rivolgo alla stampa. Per me problemi non ce sono, sono polemiche montate ad arte".
"Ilaria Salis? Mi auguro che i nostri rappresentanti in Commissione votino per toglierle l'immunità che non è assolutamente giustificata", ha poi risposto a margine del raduno.
"L'immunità parlamentare copre le attività parlamentari - ha aggiunto -. Io sono europarlamentare, se vado al bar e rubo non godo dell'immunità parlamentare perché rubare non fa parte delle attività parlamentari. E non mi sembra che il reato per il quale è indagata Ilaria Salis, ovvero l'essere andata a spaccare la testa a una persona che non la pensa come lei, faccia parte delle attività parlamentari".
"Questo reato - ha ribadito Vannacci - è stato commesso ben prima che la signora Salis fosse un europarlamentare e quindi non era coperto da alcuna immunità. Già questi due elementi sono chiari a tutti e dimostrano che non ha necessità di avere nessuna immunità. E come ogni cittadino italiano risponde dei reati nei tribunali opportuni".
Prima dell'arrivo del generale, spazio anche alla contestazione da parte di un centinaio di giovani leghisti. "Vannacci è un moderato noi no, noi no; Vannacci è un moderato noi no, noi no", hanno intonato i giovani che poco prima avevano contestato il leader di Azione, Carlo Calenda, sul pratone di Pontida.
Dal palco sotto il tendone principale ulteriori contestazioni: "Basta con questo buonismo che ha rotto i cog....i - incalza un giovane -. Queste zecche sociali devono capire che il 1945 è passato". Gli immigrati clandestini "devono essere remigrati nei loro Paesi, l’unica soluzione per questi personaggi è la remigrazione. Se loro usano l’arma del woke e dell’immigrazione clandestina, col c.... che si prenderanno il nostro Paese".