L’appello delle Rsu comunali, che questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Gilardoni hanno chiesto di “rimpinguare” il fondo incentivante come consentito dalle nuove normative, trova una prima porta aperta da parte dell’amministrazione.
I sindacati sostengono che questa potrebbe essere una possibile via per contrastare la “mobilità selvaggia” che interessa il municipio. E l’assessore al Personale Mario Cislaghi, da tempo alle prese con la gestione di questo problema, è pronto a ragionare senza alcuna preclusione. Sul fronte dei posteggi per i lavoratori del Comune, invece, la situazione è ancora in standby. Su questo e su altri aspetti la sigla Adl sostiene che la soluzione è una questione di «volontà politica».
L’apertura dell’assessore
Sul capitolo del personale, «a settembre dovremo fare delle scelte importanti – anticipa Cislaghi –. È vero, è possibile aumentare il fondo. La recente normativa consente di mettere a disposizione dei soldi e di incentivare così i dipendenti a rimanere. Cercheremo di valorizzarli e motivarli».
Oggi la spesa per il capitolo del personale è superiore ai 17 milioni. E quest’anno i dipendenti sono aumentati da 405 a 419: una piccola boccata di ossigeno che non risolve carenze croniche.
Dopo la pausa estiva, sarà la politica a compiere delle scelte su questo fronte. I presupposti, quantomeno a sentire l’assessore alla partita, paiono buoni. Poi, certo, bisognerà trovare la quadra in giunta. «Il clima con le Rsu è positivo – dice Cislaghi –. Sulla nuova normativa hanno ragione; siamo andati a Roma per chiedere di poter mettere più soldi, non farlo adesso che è possibile vorrebbe dire avere scherzato».
Senza dimenticare che ci attende «un anno e mezzo di lavori fondamentali per la città», con i vari cantieri – Pnrr e non – da portare a termine. «Avere un rapporto sereno coi dipendenti è importante. Vale sempre e a maggior ragione con tutte le scadenze a cui andremo incontro. Cercheremo di applicare le nuove norme, con la consapevolezza che quello della mobilità, a cui si ricorre anche per avvicinarsi a casa o per la 104, è un problema che interessa tutti i Comuni in Italia, non certo solo Busto».
Per quanto riguarda i parcheggi per il personale, l’assessore non si sbilancia: «Non sono né ottimista né pessimista. Capisco le perplessità per la zona della stazione. Vedremo, una soluzione va trovata».
Il parere di Adl
Interviene anche la sigla Adl, attraverso Fausto Sartorato (nella foto sopra). Che premette: «Dispiace che questa mattina non ci fosse nessun nostro delegato. Un’assenza dovuta alle ferie e ad altri impegni. La conferenza stampa andava concordata meglio, così da trovare una soluzione adatta a tutti i rappresentanti dei lavoratori».
Entrando nel merito del dibattito, «la cosa davvero importante sarebbe sapere quanto l’amministrazione intende mettere sul fondo, visto che potrebbero essere tanti soldi. Dipende dalla volontà politica. Di certo, a noi non andrebbe bene se questi soldi riguardassero le posizioni organizzative, perché la somma deve essere distribuita equamente tra tutti».
Per quanto riguarda la Polizia locale, «il problema di chi se ne va è trito e ritrito – afferma Sartorato –. La mobilità è legittima, anzi sarebbe illegittimo impedirla. L’unica soluzione, oltre a vari incentivi previsti dal contratto, è aumentare il fondo 208 (derivante dai proventi delle multe e destinato al miglioramento della sicurezza stradale e, in parte, anche a progetti di assistenza e previdenza per gli agenti, ndr). Ad oggi parliamo di 60mila euro da distribuire a tutti gli appartenenti al Corpo».
Sul parcheggio, Sartorato non è fiducioso: «Per me non arriverà mai. La stanno tirando per le lunghe. La stazione Fs è lontana ed effettivamente pericolosa, soprattutto nel periodo invernale. La soluzione può essere un accordo con Agesp. Ma anche in questo caso è un discorso di volontà politica».