Il giorno dopo il blackout dei cieli del Nord Ovest (leggi QUI) è quello della lenta e faticosa ripartenza. Sebbene la situazione stia gradualmente tornando alla normalità, la mattinata di domenica a Malpensa è stata segnata dagli strascichi del caos di ieri, con qualche volo ancora cancellato e, soprattutto, un clima di forte tensione ai banchi assistenza.
L'epicentro dei disagi si è concentrato al Terminal 1. Qui, durante la notte, si sono vissuti i momenti più critici. L'atmosfera ai desk di alcune compagnie aeree è stata a lungo incandescente. Molti passeggeri, esasperati da un'attesa iniziata già dalla serata di sabato, hanno manifestato il proprio disappunto in modo veemente, faticando a comprendere la portata di un'emergenza che ha coinvolto l'intero sistema aereo del nord-ovest. La tensione è stata tale che in alcuni momenti si è resa necessaria la presenza di forze dell'ordine e militari per presidiare l'area e garantire la sicurezza degli operatori e degli stessi viaggiatori.
Sebbene le code si stiano riducendo, il problema ora è un altro: secondo quanto si apprende, una delle principali compagnie aeree non dispone di aeromobili a sufficienza per riproteggere tutti i passeggeri rimasti a terra. Questo significa che ci vorranno almeno altri due giorni per smaltire completamente il flusso di viaggiatori coinvolti. La scena è quella di persone ancora accampate nelle aree dell'aeroporto, in attesa di notizie su un nuovo volo. I passeggeri Ryanair, in particolare, continuano ad affluire ai desk per chiedere una soluzione che, per molti, pare non sarà immediata.
Per far fronte all'emergenza, si è dovuto ricorrere a straordinari e a richiamare in servizio personale a riposo, con contatti avvenuti anche nel cuore della notte per garantire un numero sufficiente di operatori ai banchi assistenza. Nel frattempo, il Terminal 2 di Malpensa, superate le difficoltà iniziali, ha ripreso la sua piena operatività senza intoppi fin dalla notte.
Si sta inoltre risolvendo la situazione per le migliaia di passeggeri i cui voli ieri sono stati dirottati su scali lontani come Venezia, Bologna, Pisa e Roma: molti di loro sono rientrati nelle ore notturne a bordo di bus organizzati.
IL GUASTO TECNICO ALL'ACC DI LINATE
Emergono intanto dettagli più precisi sulla natura del guasto di ieri sera. Il problema tecnico non ha interessato le singole torri di controllo degli aeroporti, ma il cuore del sistema: l'ACC (Area Control Center) di Milano Linate, il centro radar gestito da ENAV che coordina tutto il traffico aereo del Nord Ovest.
La decisione di imporre il "rateo zero" (il blocco di decolli e atterraggi) è stata una misura di sicurezza attuata per evitare una congestione critica dello spazio aereo radarizzato e garantire così i massimi standard operativi. Il blocco è durato circa due ore, un tempo sufficiente però a generare un effetto domino i cui strascichi, come dimostra la situazione a Malpensa, potrebbero farsi sentire ancora per buona parte della settimana.