Un gesto semplice, come premere un pulsante, può fare la differenza nei momenti di emergenza. È con questo spirito che il Comune di Gallarate ha installato quattro nuove colonnine SOS in altrettanti parchi cittadini, strumenti pensati per garantire un contatto immediato con la Polizia Locale anche in assenza di un telefono cellulare. Questa mattina, sabato 21 giugno, l’amministrazione ha presentato ufficialmente il progetto con un’inaugurazione simbolica al Parco Don Giussani, alla presenza del sindaco Andrea Cassani, dell’assessore alla Sicurezza, Germano Dall'Igna, del presidente del Consiglio comunale, Marco Colombo, dell’assessore alla Cultura, Claudia Mazzetti, del consigliere comunale Luigi Galluppi (Centro Popolare Gallarate) e di due agenti della Polizia Locale.
Le postazioni sono già operative da alcuni giorni e sono state collocate in punti nevralgici per la vita sociale della città: il Parco Don Giussani in via Trombini, il lato della pesa pubblica in viale Milano, il Parco Bassetti in via Carlo Noè e l’area verde di via delle Rose. Si tratta di luoghi particolarmente frequentati da famiglie, anziani, bambini e persone fragili, dove la presenza di un presidio di emergenza può rappresentare un sostegno concreto in caso di necessità.
«Nel programma elettorale era previsto il superamento delle vecchie colonnine SOS, ormai obsolete e fuori uso – ha spiegato il sindaco Andrea Cassani –. Le nuove installazioni nei principali parchi sono uno strumento a disposizione di tutti, soprattutto di chi si trova senza cellulare, per contattare i soccorsi semplicemente premendo la scritta ‘SOS’».
L’intervento, costato complessivamente circa 9.500 euro, si inserisce in una più ampia strategia di rafforzamento della sicurezza urbana, portata avanti in sinergia con la Polizia Locale e con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio. Oltre a potenziare la rete dei presìdi fisici, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di consolidare un rapporto di prossimità con i cittadini.
L’assessore alla Sicurezza ha sottolineato il valore sociale dell’iniziativa, pensata soprattutto per tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione: «Oggi quasi tutti hanno con sé uno smartphone, ma non possiamo dimenticare che esistono situazioni in cui questo non basta. Le colonnine SOS offrono una possibilità immediata di chiedere aiuto, anche per anziani, minori o persone in difficoltà che potrebbero non sapere come agire in un momento critico».
Lo stesso assessore ha aggiunto che questi dispositivi rappresentano molto più di una soluzione tecnica: sono il segno tangibile di un’attenzione amministrativa rivolta alla quotidianità e alla sicurezza diffusa. «Inaugurare una colonnina – ha detto – significa anche inaugurare un’idea di città più attenta, più umana, più pronta a prendersi cura di chi la vive ogni giorno. È un piccolo gesto, ma può davvero salvare una vita».
Una tecnologia silenziosa ma efficace che, come hanno ribadito i presenti, non sostituisce l’educazione civica né la sorveglianza attiva, ma rappresenta uno strumento in più per vivere i luoghi pubblici con maggiore serenità.