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Gallarate | 18 giugno 2025, 15:19

Taglio del nastro a Crenna: inaugurato il nuovo passaggio tra via Bertacchi e via Indipendenza

Dopo anni di attese, mediazioni e iter urbanistici, il rione Crenna di Gallarate festeggia la nuova strada con una cerimonia alla presenza del sindaco Cassani: «Un’opera che riconnette il quartiere, nata dal dialogo e soprattutto per garantire accessibilità e sicurezza.»

Il taglio del nastro a Crenna

Il taglio del nastro a Crenna

È stato accolto con un lungo applauso il taglio del nastro che questa mattina ha ufficialmente inaugurato il nuovo collegamento tra via Bertacchi e via Indipendenza, nel cuore del rione Crenna. Un passaggio tanto atteso quanto discusso, che ora si presenta alla città con una veste moderna, sicura e rispettosa dell’ambiente. All’evento hanno partecipato le autorità comunali, i tecnici che hanno seguito i lavori e molti cittadini del quartiere, riuniti in una piccola folla che ha testimoniato l’interesse e l’emozione per un’opera che rappresenta non solo un’infrastruttura viaria, ma anche un simbolo di rigenerazione urbana condivisa.

«Questa è una giornata importante per Crenna – ha dichiarato il sindaco Andrea Cassani –. Dopo anni di confronto, siamo riusciti a portare a termine un progetto che migliora concretamente la viabilità, garantisce maggiore sicurezza ai residenti». Concorda con le parole del sindaco che l’assessore Sandro Rech che afferma: «Il peduncolo è stato realizzato al fine di garantire un accesso più sicuro a Via indipendenza che fino ad oggi è stata troppo angusta per il passaggio di macchine o otto mezzi di soccorso»

Un iter lungo e complesso

Il progetto ha alle spalle un lungo percorso, iniziato nel 2020 con l’individuazione del collegamento come prioritario per il miglioramento della viabilità di Crenna. Storicamente, l’area era percorsa da un tracciato campestre noto come “peduncolo”, presente nelle mappe comunali fin dal XIX secolo. L’obiettivo dell’amministrazione era quello di trasformare quel sentiero dimenticato in una vera via di collegamento, sicura e moderna.

Nel marzo 2021, il Consiglio comunale ha approvato una variante al Piano dei Servizi e delle Regole del PGT, per inserire l’opera tra le infrastrutture strategiche. Il passaggio urbanistico ha segnato l’inizio dell’iter formale, ma il cammino è stato tutt’altro che semplice.

Nell’inverno del 2021, alcuni residenti hanno contestato la legittimità del progetto, portando la questione davanti al TAR. Il Tribunale ha inizialmente accolto la sospensione, richiedendo documentazione più approfondita sulla titolarità pubblica dell’area. È stato a quel punto che il Comune ha intrapreso una strada diversa, una trattativa diretta con le tre famiglie coinvolte, fondata sul dialogo e sulla trasparenza.

Nel frattempo, il progetto veniva perfezionato anche dal punto di vista tecnico: corsia carrabile per i mezzi di emergenza, camminamento pedonale separato, muri di contenimento in pietra naturale e soluzioni per contenere la pendenza in discesa. La variante definitiva è stata approvata nel 2023, consentendo al Comune di procedere con le acquisizioni bonarie dei terreni e con l’indizione della gara d’appalto.

Il cantiere ha preso il via a fine 2024 e si è concluso nella primavera 2025, rispettando i tempi previsti. L’opera, del valore complessivo di circa 330mila euro, è stata finanziata con fondi regionali per 250mila euro, integrati da risorse comunali per coprire i rincari legati all’inflazione.

Un’infrastruttura pensata per le persone

La nuova strada – lunga circa 48 metri – è carrabile e accessibile ai mezzi di soccorso, ma è stata realizzata con attenzione anche per la mobilità dolce: un passaggio pedonale affianca la corsia per le auto, con muri di contenimento rivestiti in pietra e una pendenza armonizzata al contesto collinare del rione. Durante la cerimonia è stato ricordato anche il ruolo delle famiglie proprietarie dei terreni coinvolti, che hanno acconsentito a cessioni volontarie o a forme condivise di esproprio, evitando lunghi contenziosi.

Interviene anche la consigliera Belinda Simeoni: «Sono molto felice che si sia arrivati al compimento di quest’opera, che garantirà una maggiore sicurezza per i residenti. La seguo sin dall’inizio, quando partì tutto dalla raccolta firme promossa dal signor Bossi, il padre di quel ragazzo che purtroppo perse la vita anche a causa dell’impossibilità per i soccorsi di accedere rapidamente: la strada all’epoca era troppo stretta. È un’opera molto importante per la sicurezza e, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo di aprire questo tratto di strada».
 


 

Alice Mometti

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