Raddoppiano gli interventi liberi da tre minuti che i gruppi hanno a disposizione in Consiglio comunale al termine della discussione delle delibere. A patto che questi siano composti da almeno tre esponenti.
A proporre inizialmente la modifica al regolamento dell’assise era stata Fratelli d’Italia. Non a caso il gruppo che di recente, con l’ingresso degli ex forzisti Laura Rogora e Orazio Tallarida, è cresciuto toccando quota sei consiglieri.
Complicato, a questo punto, “accontentare” tutti gli eletti che vorrebbero prendere la parola. Da ciò la richiesta di consentire ai gruppi più numerosi di beneficiare di un intervento ulteriore rispetto all’unico consentito fino a oggi.
Originariamente, la proposta di FdI era riferita ai gruppi con più di tre consiglieri (allo stato attuale, gli stessi meloniani, la lista civica per Antonelli sindaco e – tra i banchi dell’opposizione – il Pd).
Ma questa sera in commissione Affari generali (dove la discussione già avviata durante l’ultimo Consiglio è stata rinviata per trovare una quadra) su proposta della Lega il duplice intervento è stato esteso anche ai gruppi con più di due rappresentanti. Come quello del Carroccio, appunto, che ne conta tre. Ma l’emendamento è stato approvato con l’astensione di Tallarida (Fdi), evidentemente non del tutto convinto.
L’altra novità riguarda la collocazione di questo spazio libero durante il quale si svaria sugli argomenti più disparati dell’attualità, che in assise Gigi Farioli, capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà, aveva definito «sfogatoio psicanalitico». Che, su idea dello stesso Farioli, passa dal termine della discussione deliberativa all’inizio della seduta, subito dopo l’intervento del sindaco.
La discussione
Con un gruppo allargato, «ogni volta che si arriva a quel momento, ci troviamo a litigare per chi deve intervenire», ha ammesso Massimo Rogora di Fratelli d’Italia.
E se in assise la Lega, con un emendamento a firma Vincenzo Marra, aveva proposto di distribuire i tre minuti su più consiglieri («Al Parlamento europeo ne abbiamo uno esatto per gli interventi», aveva ricordato Isabella Tovaglieri), questa sera un altro leghista – il presidente di commissione Simone Orsi – ha invece chiesto di dare anche ai gruppi con almeno tre consiglieri la possibilità del doppio intervento. Un emendamento che consente così anche alla stessa Lega di beneficiare della novità.
Farioli, come detto, non è entrato nel merito dei numeri, proponendo però di prevedere i discorsi liberi subito dopo le comunicazioni di presidente dell’assise e sindaco che aprono la seduta. «Per una migliore gestione dei lavori e per dare più dignità a questi interventi, per i quali non è previsto il dibattito», ha spiegato, incassando l’assenso della stessa presidente dell’assise Laura Rogora.
E se Cinzia Berutti (Pd) ha paventato il rischio di «marginalizzare le mozioni negli ultimi minuti della discussione», Marco Lanza (lista Antonelli) ha definito «di buon senso» la richiesta di FdI e pure la modifica richiesta della Lega.
Santo Cascio (Progetto in Comune) ha invece suggerito di dare a tutti i consiglieri la possibilità di esprimersi. Al termine dei lavori, però, così da non mettere a rischio la discussione delle delibere.
Proposta bocciata, mentre quella di Orsi e la modifica complessiva del regolamento hanno incassato il via libera. Con l’astensione, e qualche perplessità, di Tallarida, che avrebbe voluto «valorizzare i gruppi più numerosi, che è giusto che abbiano qualche minuto in più».
L’ultima parola arriverà in Consiglio comunale, ma la strada sembra tracciata: la Lega (con tre consiglieri) disporrà del doppio intervento come Fratelli d’Italia, che di consiglieri ne ha sei.