Il 2 giugno 1946, gli italiani e – per la prima volta – le italiane furono chiamati alle urne per il referendum con il quale decidere se l’Italia dovesse rimanere una monarchia o diventare una repubblica.
Settantanove anni più tardi, anche Busto Arsizio celebra la scelta della maggioranza dei cittadini, che si espresse a favore della repubblica.
La giornata di festa si è aperta questa mattina al portichetto delle Memorie a Santa Croce e in piazza Trento e Trieste, con l’alzabandiera alla presenza delle autorità, delle forze dell’ordine e delle associazioni.
«Ascoltare l’inno italiano e vedere il tricolore provoca sempre un sussulto che deve portarci a servire e amare la patria», ha detto il vicesindaco Luca Folegani, affiancato dalla presidente del Consiglio comunale Laura Rogora, dall’assessore Mario Cislaghi e dai consiglieri comunali Francesco Attolini, Santo Cascio, Vincenzo Marra, Simone Orsi e Orazio Tallarida.
Le celebrazioni proseguiranno nel pomeriggio e vedranno protagonisti i giovani. Alle 17, nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, verranno infatti premiati i ragazzi che hanno partecipato al concorso “La Costituzione tra i banchi” indirizzato alle classi terze delle scuole medie e alle scuole superiori della città, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con Galleria Boragno, la professoressa Carla Vetere, il Tenente Colonnello Enzo Ciaraffa e il dottor Francesco Gaeta.
Gli studenti sono stati invitati a realizzare un elaborato sull’articolo 33 della Costituzione, che sancisce la libertà dell’arte e della scienza.
In serata, alle 21, si terrà il concerto dell’orchestra di fiati Pro Busto e dell’orchestra di fiati del liceo artistico coreutico musicale Candiani-Bausch, diretto dal maestro Franco Conetta. Il concerto, originariamente previsto nel cortile del municipio, si “sposta” nella sala Pro Busto a causa delle previsioni meteo poco favorevoli.