Lo sport che viene dall’Est, il kettlebell (ma il nome originario è “ghiria”) approda a Busto Arsizio con la sua massima espressione: il Campionato mondiale. Dal 6 all’8 giugno, la E-Work Arena accoglierà oltre 600 tra atleti e tecnici, provenienti da 33 nazioni e da tutti e cinque i continenti. Si sfideranno in gare di resistenza al sollevamento pesi sopra la testa. Gli attrezzi, familiari per forma e impugnatura a chiunque frequenti una palestra, arrivano a 32 chili l’uno. Le specialità differiscono a seconda del tipo di movimento da effettuare a ripetizione e del tempo di gara. Il kettlebell è arrivato in Italia nei primi anni Duemila.
Oleh Ilika (in azione nella foto sotto), origini ucraine, istruttore a Turbigo, pioniere della disciplina nel Bel Paese, alla guida della Federazione nazionale, assicura: «Oggi siamo tra i più forti, possiamo ambire al titolo. Di sicuro l’Italia avrà la rappresentanza più numerosa».
«Dietro questo sport – ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione l’assessore e vicesindaco Luca Folegani - ci sono una cultura e una storia. Di fronte alla prospettiva di ospitare un campionato del mondo ci siamo subito attivati, anche per la possibilità di vedere la città e il territorio promossi e valorizzati».
«Stiamo citando Busto Arsizio ovunque» ha confermato Ilika, mostrando una brochure che indica strutture ricettive, suggerisce che cosa vedere in città o con spostamenti brevi, da Varese al Lago Maggiore a Milano, fornisce informazioni sui trasporti. Nel merito delle competizioni, oltre agli “assoluti” (ma il kettlebell prevede anche diverse categorie master) ci saranno gli atleti con disabilità e i giovani. «Una delle buone notizie – la sottolineatura del presidente federale – è che le donne sono leggermente più numerose degli uomini. E c’è il record di nazioni partecipanti. Le iscrizioni sono agli sgoccioli ma c'è ancora un po' di tempo, non escludo che ci sia qualche aggiunta dell’ultimo minuto. Busto è sede ideale per varie ragioni: la Lombardia è un po' capitale del kettlebell in Italia, la E-Work Arena ha le caratteristiche giuste per la nostra manifestazione, oltre a essere vicina a Malpensa, e il Comune ha risposto positivamente alla nostra proposta».
«Benvenuti – l’immediato messaggio del presidente della Commissione Sport, Orazio Tallarida – è un piacere e un orgoglio scoprire questa disciplina ospitando un Campionato del mondo. Valore aggiunto, la presenza di atleti giovani».
I primi arrivi sono attesi per il 5 giugno, giorno in cui si parte con registrazioni e pesature. Competizioni nelle giornate del 6, 7 e 8 giugno. «Con ingresso gratuito, così da aprire al massimo coinvolgimento possibile» ha sottolineato Folegani. Cerimonia inaugurale prevista alle 19 del 6. Senza la rappresentanza russa per lo stop imposto dal Coni in conseguenza della guerra in Ucraina. Un po’ un paradosso, per uno sport nato nella ex Unione Sovietica. «Non posso né voglio parlare di politica – il commento di Ilica – ma da sportivo dico che le battaglie si dovrebbero combattere solo in pedana».
