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Gallarate | 30 maggio 2025, 16:17

Gallarate, taglio alla scuola dell’infanzia San Francesco: 180 firme contro la chiusura di una sezione

Mobilitazione dei genitori ad Arnate: striscioni ai cancelli e una lettera inviata all’Ufficio Scolastico Territoriale. «Decisione ingiustificata e dannosa. Chiediamo rispetto per i diritti educativi dei nostri figli». Il sindaco Cassani: «Il Provveditorato potrebbe rivedere la scelta a giugno»

Gallarate, taglio alla scuola dell’infanzia San Francesco: 180 firme contro la chiusura di una sezione

Alla scuola dell’infanzia San Francesco, nel cuore del quartiere Arnate di Gallarate, si alza la protesta contro la soppressione di una delle cinque sezioni attualmente attive. Una misura che rientra nel più ampio piano di razionalizzazione del personale scolastico previsto a livello nazionale, ma che, è il timore dei genitori, rischia di determinare ripercussioni sulla qualità dell’offerta formativa rivolta ai bambini.

Il 29 maggio, i genitori hanno formalizzato la loro opposizione con una lettera indirizzata al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, Giuseppe Carcano, allegando ben 180 firme raccolte in pochi giorni. Alla comunicazione formale si è affiancata una protesta simbolica, con striscioni affissi ai cancelli dell’edificio scolastico: «Ogni sezione che si chiude è un diritto che si cancella».

Nel documento, la decisione di ridurre le sezioni viene definita «ingiustificata e gravemente dannosa», alla luce di un dato oggettivo: il numero degli iscritti per l’anno scolastico 2025/2026 è rimasto stabile rispetto all’anno precedente (35 attuali, contro i 38 dell’anno scorso), e secondo le proiezioni della dirigenza, è destinato ad aumentare durante l’estate. «Tanti ne sono usciti per passare alle primarie, tanti ne sono entrati», ha dichiarato la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Gerolamo Cardano, Germana Pisacane.

I genitori vogliono evitare un accorpamento forzato, con sovraffollamento delle classi e riduzione del numero di insegnanti. Si prevede infatti che le sezioni residue ospitino almeno 23 alunni ciascuna, un numero che potrebbe superare i limiti previsti dal D.P.R. 81/2009, in particolare in presenza di bambini con disabilità, per i quali sono richieste specifiche attenzioni e rapporti numerici più contenuti.

Il timore delle famiglie è duplice: da un lato, l’impoverimento dell’esperienza educativa ed emotiva dei bambini, che verrebbero seguiti in gruppi più numerosi; dall’altro, la possibilità che in caso di assenze improvvise del personale docente – non sempre sostituibile tempestivamente – si verifichi un superamento dei limiti di capienza per ciascuna sezione.

«Chiediamo che al nostro Istituto vengano garantite le risorse necessarie per tutelare il diritto dei nostri figli a una formazione di qualità, a pari opportunità educative e a un’attenzione proporzionata alla loro età evolutiva», scrivono i genitori nella lettera.

A livello operativo, il provvedimento comporta il trasferimento di due insegnanti verso altri plessi scolastici. Tuttavia, le famiglie sottolineano come tale scelta non sia frutto di un calo demografico o di una valutazione basata su numeri reali, bensì l’applicazione meccanica di un piano ministeriale che prevede oltre 5600 docenti in meno e 2000 amministrativi e tecnici tagliati a livello nazionale.

Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha confermato di essersi attivato per monitorare l’evoluzione della vicenda: «Mi è stato riferito che a giugno il Provveditorato potrebbe rivalutare la situazione e assegnare nuovamente la sezione. La dirigente ha già inoltrato una nuova richiesta. Continuerò a seguire da vicino la questione», ha dichiarato.

Nel frattempo, si nutrono speranze nella possibilità di attivare un «organico di fatto», cioè l’assegnazione temporanea di personale a tempo determinato per coprire le esigenze effettive di iscrizione, come già accaduto in altri istituti del territorio. Una soluzione ponte che potrebbe garantire la continuità delle cinque sezioni senza vincolare risorse a lungo termine.

La situazione di Arnate, tuttavia, non è isolata. Analoghe rimodulazioni dell’organico stanno interessando anche la scuola primaria del quartiere Madonna in Campagna – dove si passerà da due classi prime a una sola – e altri centri della provincia, da Casorate Sempione a Somma Lombardo.

Alice Mometti

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