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Economia | 29 maggio 2025, 07:30

I fiori eduli di Ravera Bio di Albenga conquistano lo spazio: potrebbero essere il cibo perfetto per gli astronauti

L’innovazione ligure protagonista all'ultima edizione di Euroflora, con una camera di crescita tecnologicamente avanzata pensata per riprodurre le condizioni di coltivazione all’interno di stazioni spaziali

Un piccolo fiore che guarda le stelle. Potrebbe sembrare il titolo di un racconto, invece è la realtà che Raverabio, azienda agricola di Albenga, ha portato alla ribalta a Euroflora Genova 2025, grazie a un progetto avveniristico che unisce natura, ricerca scientifica e “sogni spaziali”. Al centro dell’attenzione, i fiori eduli, i “fiori buoni da mangiare”, protagonisti di una sperimentazione straordinaria destinata alle coltivazioni nello spazio.

Il progetto, presentato presso lo stand 135 del Padiglione Blu, è nato dalla collaborazione tra Raverabio, Tastee.it, il Crea Orticoltura e Florovivaismo – il principale ente di ricerca italiano per il settore agroalimentare – e Space V, ed è sostenuto dai progetti europei Interreg Alcotra Antea e Antes e dal progetto Biofiori del Psr Liguria.

Al centro della sperimentazione, una vera e propria serra spaziale, una camera di crescita tecnologicamente avanzata pensata per riprodurre le condizioni di coltivazione all’interno di stazioni spaziali o nei futuri “villaggi lunari”. Obiettivo? Produrre biomassa vegetale ad alto valore nutrizionale, in particolare fiori commestibili, capaci di migliorare l’alimentazione degli astronauti e, forse un giorno, anche quella degli abitanti del nostro satellite naturale.

Ma perché proprio i fiori eduli? La risposta è sorprendente: non solo per la loro bellezza o per l’uso decorativo nella cucina gourmet, ma per le loro proprietà nutrizionali. Ricchi di micronutrienti come carotenoidi, antociani, vitamina C e sali minerali, i fiori eduli aiutano a ridurre lo stress ossidativo, un nemico invisibile per chi vive nello spazio, lontano dalla protezione dell’atmosfera terrestre.

In più, molte varietà hanno cicli di crescita brevi, ideali per coltivazioni a rapido turnover, indispensabili in ambienti chiusi e limitati come le stazioni orbitali. Il CREA ha analizzato in profondità 50 varietà di fiori eduli, offrendo uno strumento prezioso a produttori e consumatori per conoscerli, coltivarli e utilizzarli.

«Portare i nostri fiori nello spazio è un’emozione difficile da spiegare – commentano Silvia Parodi e Marco Ravera di Tastee.it –. È il frutto di anni di lavoro, passione e collaborazione con realtà scientifiche di eccellenza. È la prova che anche una piccola azienda agricola ligure può contribuire a sfide globali e future, senza dimenticare le proprie radici».

A Euroflora, tempio della bellezza floreale, la Liguria ha mostrato di saper guardare lontano, anzi: verso l’infinito… e oltre!


 

I.P.

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